Un derby che inizia con un gol preso dopo 4 minuti su calcio da fermo con poca attenzione di tutti, portiere in testa, e prosegue con un passaggio del portiere stesso all’attaccante avversario libero di fronte dovrebbe far riflettere. Su cosa? Beh, l’approccio alla gara. La preparazione della stessa, non si possono continuare a prendere gol su calcio da fermo. La qualità dei giocatori in campo ma anche dell’allenatore. Il Milan, dopo essere andato sotto, ha provato a fare la partita attaccando per 85 minuti. Inoltre il secondo tempo è stato giocato in superiorità numerica, fattore ininfluente per la scarsa qualità dei giocatori in campo. Nessuno si prende delle responsabilità, nessuno salta l’uomo creando superiorità. Mancano le idee chiare. Sono stati fatti tantissimi cross senza avere saltatori e utilizzati i giocatori non sfruttando appieno le loro caratteristiche. Boateng è devastante negli inserimenti, non come esterno alto; Bojan non è un finalizzatore delle palle alte e via dicendo. Abate non ha mai spinto, Mexes è un giocatore sopravvalutato, De Jong non fa una verticalizzazione. Ha giocato bene Montolivo ma non basta un giocatore per fare una squadra e El Shaarawy non può sempre togliere le castagne dal fuoco. Di fatto il risultato rispecchia i valori di questo momento. L’Inter lotta per le prime posizioni e il Milan è una squadra di centro classifica, ora a 12 punti dalla vetta e più vicini alle ultime che alle prime. Ultima nota sul l’arbitro. Valeri e i suoi assistenti sono stati scadenti. Non mi riferisco al gol di Montolivo, arrivato a gioco già fermo, che sarebbe comunque stato da invalidare non per il fallo (inesistente) ma per la posizione di Emanuelson sul tiro. Mi riferisco ai numerosi episodi che hanno leso entrambe le squadre.