Un derby giocato da due tra le squadre migliori del campionato. L’Inter è forte, non lo si può negare. Oltre ai due rigori ha creato diverse occasioni con tiri apparentemente a colpo sicuro sempre respinte dai nostri. La partita inizia male. Kessie sbaglia arretrando verso l’area pressato. Calhanoglu lo spinge, non con intensità, poi calcetto e la gamba dell’ivoriano si infila tra quelle del turco. Kessie è ancora davanti, quindi in vantaggio sul pallone, quando i due cadono. Rigore inesistente per i milanisti. Netto per gli interisti. Di fatto eventualmente un “rigorino” che Calhanoglu tiene a realizzare per esultare provocando la curva Sud. Sette giorni fa, non due anni, Ibra viene ammonito a Roma per “eccesso di esultanza”. Stessa situazione decisione differente. Questo è uno dei motivi per i quali, a prescindere dalla maglia, i tifosi si imbestialiscono. Il Milan gioca bene nella prima parte del match. Il pareggio arriva su autorete di De Vrij che mette nella propria porta la punizione di Tonali. Non passano 10 minuti e Doveri concede un altro rigore all’Inter. In questo caso rigore ineccepibile e follia di Ballo Touré su Darmian. Purtroppo il vice Hernandez non è un giocatore di calcio. Tatarusanu para il tiro di Lautaro.
L’Inter chiude in avanti e ricomincia sulla stessa falsariga la ripresa. Kalulu salva su Vidal due volte. Poi il Milan cresce nel finale alzando il pressing contro i nerazzurri stanchi. Saelemaekers colpisce il palo con Handanovic spettatore e Kessie non riesce a ribadire in rete il tapin a porta vuota.
Rebic ha cambiato l’inerzia della partita, Ibra ha toccato palla solo quando è venuto incontro. Annullato dai difensori dell’Inter. Krunic ha fatto il suo marcando a tutto campo Brozovic. Tomori ha avuto qualche amnesia mentre bene Kjaer e Tonali così come Bennacer quando entrato. In compenso per alcuni tratti siamo stati contratti giocando con molte imprecisioni. Ci mancava Hernandez, cosa non da poco.
Il Milan aveva due risultati utili su tre. Il pareggio lascia inalterato il vantaggio di sette punti e la leadership appaiati con il Napoli, costretto al pareggio casalingo con il Verona. Se torniamo con la mente a sette giorni fa avremmo firmato per essere ancora in testa dopo questi due match. 4 punti e scontri diretti terminati. Ora toccherà al Napoli affrontare Inter & co.
Un’ultima nota importante per la Curva Sud che ha dedicato la coreografia iniziale ai sanitari che si sono sacrificati nella lotta al COVID. Un bel messaggio che rende fieri di essere tifosi e milanesi, oltre che milanisti.
© Riproduzione riservata