Una partita sofferissimo che il Milan ha voluto fortemente vincere. Lo ha fatto gettando il cuore oltre l’ostacolo e concretizzando un’occasione, la più casuale capitata. Pioli ha riproposto la formazione che ha iniziato a Roma con la Lazio. La determinazione si è vista immediatamente il gioco purtroppo no. Lo schema è stato sempre palla a Maignan e lancio lungo. Senza Bennacer e con Kessie migliore rispetto alle ultime uscite ma ancora ad anni luce da quello visto in passato nessuno è stato in grado di costruire a centrocampo. Una volta saltata la prima pressione però i tanti giocatori votati a offendere hanno creato buone occasioni. Hernandez non ha centrato lo specchio entrando dalla sinistra da tre metri dalla porta e poco dopo Giroud ha sbagliato la misura dello scavetto a tu per tu con Terracciano. Le due squadre hanno giocato a viso aperto è ancora i Viola hanno avuto un paio di chance per passare.
Nella ripresa i ritmi sono aumentati ulteriormente e i rossoneri hanno preso il sopravvento territoriale. La Fiorentina non ha rinunciato ad attaccare. Leao ha sbagliato il gol da 8 metri dalla porta, causa probabilmente un controllo non perfetto sul secondo tocco dopo lo stop. L’occasione migliore è capitata a Cabral di testa ma Maignan ha compiuto un vero e proprio miracolo.
Pioli ha mandato in campo Rebic portando Leao a destra. Esperimento fallito e portoghese rimesso giustamente sulla fascia di competenza. Diaz, uscito per Krunic, ha sbagliato troppi ultimi passaggi nelle molte occasioni avute quando trovato sulla trequarti. Partita da sufficienza per lui che sarebbe potuta essere da 8 se avesse azzeccato le scelte. Quando la partita sembrava incanalata sul pareggio, dopo una ripartenza sbagliata in superiorità numerica, Terracciano ha sbagliato il rilancio. Leao, a differenza di altre circostanze, si è messo in proprio puntando Milenkovic e cogliendo in contropiede il portiere viola.
Negli ultimi 10 minuti tre situazioni arbitrali. La prima, fallo subito da Leao in area non rilevato da Valeri né dal Var, ammonizzazione per Bennacer per il primo fallo di gioco commesso e fallo a tempo scaduto di Rebic per l’ultima punizione concessa alla Viola, intervento analogo a quello subito da Leao pochi minuti prima.
Servivano i tre punti, necessari come l’aria. Ora i punti sull’Inter sono cinque in attesa dell’incontro dei nerazzurri a Udine, trasferta non scontata.