Milan – Fiorentina: atteggiamento vergognoso, sconfitta meritata

Il dopo Barcellona era delicato oltre che per le tossine ancora in corpo, per un’avversaria sull’orlo della zona retrocessione. I viola hanno affrontato l’incontro mettendoci tutto il furore agonistico possibile mentre i rossoneri hanno deciso di lasciarli sfogare per poi venir fuori alla distanza. Male un po’ tutti nella prima parte di gara con l’impressione […]

Il dopo Barcellona era delicato oltre che per le tossine ancora in corpo, per un’avversaria sull’orlo della zona retrocessione. I viola hanno affrontato l’incontro mettendoci tutto il furore agonistico possibile mentre i rossoneri hanno deciso di lasciarli sfogare per poi venir fuori alla distanza. Male un po’ tutti nella prima parte di gara con l’impressione di pressapocaggine da parte dei più. Poco dopo la mezz’ora l’arbitro, che aveva lasciato giocare molto, concede un rigore generoso a Maxi Lopez che subisce un fallo veniale. Il secondo tempo inizia nel peggiore dei modi. Mexes si fa portare fuori posizione da Jovetic che scambia con un compagno entrando nel centro della difesa alta e sguarnita pareggiando. La palla gira lentamente e i rossoneri sembrano non capire l’importanza della gara trotterellando piuttosto  che metterci un po’ di agonismo e determinazione. I primi cambi sono di Aquilani per l’ammonito Ambrosini e al quarto d’ora Robinho per Emanuelson, autore dell’ennesima prova insufficiente. La partita inizia ad essere spezzettata e i viola occupano bene il campo. Ibrahimovic gioca lontano dall’area provando a suggerire per i compagni. Allegri allora inserisce Cassano a poco meno di dieci minuti dal termine. Questa è l’unica nota positiva della giornata perché Mexes continua nel suo stato di confusione e dopo il regalo al Barca ne fa anche uno ai viola sbagliando posizione e intervento per il gol di Amauri che porta in vantaggio i viola. Celi non concede un rigore a Cassano facendo il pari con il regalo del primo tempo. Arriva così la sconfitta, meritata per un brutto Milan che ha giocato senza la minima determinazione contro una squadra con 30 punti in meno in classifica e pure con delle assenze. Mancano i titolari e si sente, troppi giocatori non sono da Milan per talento e, peggio ancora, per atteggiamento.

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