Milan – Dudelange 5-2: rispetto!

La partita di questa sera deve portare dirigenza e allenatore a stampare nel cervello dei giocatori che sono scesi in campo una parola: rispetto. Chi indossa una maglietta di una qualsiasi squadra di serie A ha degli obblighi morali verso chi segue le partite. Il primo è corportamentale. Essendo i calciato tra le persone in […]

La partita di questa sera deve portare dirigenza e allenatore a stampare nel cervello dei giocatori che sono scesi in campo una parola: rispetto.

Chi indossa una maglietta di una qualsiasi squadra di serie A ha degli obblighi morali verso chi segue le partite. Il primo è corportamentale. Essendo i calciato tra le persone in Italia maggiormente sotto i riflettori, questi devono essere un esempio. Spesso non lo sono per mancanza di fair play o reazioni. Il secondo mi porta a fare un discorso che può essere letto come retorico. Non vuole esserlo. Se una persona guadagna 1 milione di euro al mese, se lo fa onestamente, benvenga. Se lo fa tirando dei calci a un pallone, meglio ancora per lui (avrei voluto farlo io e come me la maggior parte degli italiani). Quello che però questa persona deve fare, esattamente come un impiegato e un operaio, deve mettere il massimo impegno possibile in ciò che fa. Nella fattispecie i calciatori lo devono ai numerosi spettatori che li seguono, agli sponsor e, nel caso di quelli con la maglia del Milan, ai colori che portano.

Il Milan segna 4 gol in 14 minuti, nel secondo tempo, risolvendo la partita. La cosa che non esiste è che, sino a quel momento, i nostri giocatori, professionisti, siano stati messi sotto da una squadra, quella lussemburghese, formata da persone che gioca a calcio come secondo lavoro. Dei semi professionisti, appunto.

Il Bertolacci visto questa sera in Lussemburgo avrebbe certamente bisogno di un secondo lavoro. Bakayoko ha fatto fatica ma un conto è avere a fianco Kessie, un altro è un fantasma. Mr. 9 milioni, il signor Higuain, aveva fatto proclami anticipando la voglia di riscatto. Ebbene, la demo è durata 10 minuti, i primi, e poi si è visto il giocatore avulso e nervoso delle ultime settimane. Benvenga Ibra! Poi Laxalt dello scorso anno è sparito e molti altri giocatori che questa sera hanno avuto una chance l’hanno gettata. Quello che è mancato, specie dalle seconde linee, è proprio la voglia di spaccare il mondo, che dovrebbe animare chi gioca poco. Probabilmente questi sono poco professionisti, e allora proviamo per un mese a pagarli come tali.