Bravo e fortunato Fonseca. Ma anche poco reattivo e senza mordente.
La squadra ha un approccio alla partita imbarazzante. Nei primi dieci minuti Maignan d la traversa tengono la porta inviolata. Il Milan tira per la prima volta intorno al trentesimo facendo sembrare il Brugge una squadra di prima fascia!
Pulisic porta in vantaggio il Milan alla mezz’ora direttamente da calcio d’angolo, il che è tutto dire. Poi, grazie al VAR che rettifica una decisione folle dell’arbitro Zwaier, andiamo in superiorità numerica.
Il Milan invece che attaccare incredibilmente gestisce! Lo fa sia nel finire della prima frazione che, fatto clamoroso, al via della ripresa. Fonseca dorme e non cambia nessuno all’intervallo. Resta in campo lo zombie Loftus-Cheek e l’allucinato Fofana, stasera in tema bella addormentata.
Il Brugge pareggia grazie alla solita ed ennesima dormita difensiva. Inutile puntare il dito: giocatori messi male, passaggi non letti, nessuna collaborazione nel reparto e assenza dí reattività.
Il gol serve da sveglia a Fonseca che pesca i jolly. Fuori Leao, uno dei migliori, e Loftus (grazie a Dio!). Alla prima palla toccata Okafor punta l’uomo, lo salta e pesca Reijnders che riporta avanti il Milan. A mio avviso aver tolto Leao è stata comunque follia perché, dopo non averlo inspiegabilmente utilizzato domenica per i possibili contropiedi contro l’Ufonese, stasera l’uomo lo ha saltato sempre anche lui. Come prevedibile Pulisic rende meglio in centro, il Brugge paga la stanchezza e Chukwueze mette sempre in difficoltà l’avversario saltandolo sistematicamente. Proprio dai suoi piedi arriva il terzo gol.
Poi entra Camarda per Morata, che ha confermato come la prima punta con questo schema non sia il suo. Il giovanissimo segnerebbe anche ma il gol arriva in fuorigioco. Poi si sbraccia, vorrebbe riprendersi il record di più giovane marcatore della storia ma la squadra non lo assiste.
Si preferisce il solito copione noioso di uomo che viene incontro e scarica indietro e palle mosse orizzontalmente. Anche questa sera prestazione della squadra insufficiente, ma Fonseca è fortunato. Speriamo che duri perché, come dissi tempo fa per qualche altra squadra: “quando finisce poi sono amari…”
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