Milan – Bologna 2-1: il nervoso diventerà agonismo?

Gli oltre 51 mila spettatori erano i rossoneri più determinati nel volere la vittoria. L’approccio del Milan è stato soft, ma due occasioni sono arrivate nel primo quarto d’ora. Al decimo primo acuto di Calhanoglu imbeccato da Suso. Parata di Skorupski. Due minuti dopo Musacchio sbaglia il colpo di testa imbeccato sul secondo palo. Poi […]

Gli oltre 51 mila spettatori erano i rossoneri più determinati nel volere la vittoria. L’approccio del Milan è stato soft, ma due occasioni sono arrivate nel primo quarto d’ora. Al decimo primo acuto di Calhanoglu imbeccato da Suso. Parata di Skorupski. Due minuti dopo Musacchio sbaglia il colpo di testa imbeccato sul secondo palo. Poi il Milan si spegne.

Orsolini getta al vento il gol del vantaggio il minuto seguente quando, imbeccato da Sansone grazie a un cambio di gioco sul quale liscia Rodriguez (strano, vero?!), decide di battere a rete a tu per tu con Donnarumma piuttosto che appoggiare per il liberissimo Palacio. Meno male! Il Milan è in confusione, ma gli uomini schierati in campo da Gattuso non lasciavano prevedere nulla di diverso. Zapata non si abbassa quando Palacio affonda e riceve palla, su respinta riceve palla come fosse un centrocampista. Il pressing del Milan, in qualsiasi zona del campo, è disordinato e improduttivo. Il Bologna fa la partita e continua a rendersi pericoloso. Il tiro di Svanberg esce di poco. Biglia si fa male al 25. Gattuso e Bakayoko litigano e così entra Mauri che neanche indossava la maglietta. Il Milan rischia di capitolare causa una ripartenza fermata per fuorigioco millimetrico e continua a subire, come se il Bologna fosse il Barcellona. Gli emiliani fanno la partita ma il Milan passa in vantaggio. È il minuto 37 Suso riceve palla al limite, riesce a stare in piedi sballottato da un paio si avversari indecisi e, trovandosi la palla sul sinistro in area, non può sbagliare. Non un bel Milan, al solito, che chiude in vantaggio il primo tempo.

Nella ripresa il Bologna rallenta e le due squadre giocano un partita più tattica senza grandi spunti da nessuna delle due parti. Qualche occasione potenziale, un tiro da fuori del Bologna e poco altro. Gattuso inserisce Borini al posto dell’affaticato Calhanoglu e, come se fosse un grande interprete dei momenti della partita, viene ripagato proprio dal gol dell’11 rossonero che riprende una respinta si Skorupski su tiro di Paquetà.

Il Milan riesce nell’impresa di rimettere il Bologna in partita facendo segnare Destro rimasto libero nel cuore dell’area. La partita aumenta di agonismo e, come purtroppo è capitato diverse volte nel corso della stagione, l’arbitro di turno, Di Bello per l’occasione diventa protagonista. Atteggiamento quasi provocatorio nella gestione dei cartellini con rossoblu spesso graziati. Al minuto 74 Pulgar entra da dietro cattivo su Paquetà. Il brasiliano si rialza di scatto andando faccia a faccia con il bolognese. Separati, subiscono la ritorsione di Di Bello che arriva di gran carriera sventolando immediatamente il giallo in faccia allo stupito Paquetà. Ingenuo il brasiliano, peraltro diffidato, mette un nano sul braccio dell’arbitro che, capendo il contesto, lo espelle. Risultato: Paquetà che ha subito un brutto intervento sotto la doccia e con almeno un turno di squalifica, Pulgar, reo del fallo da arancione, ammonito e regolarmente in campo tra sette giorni. La Curva Sud intona: “ci avete rotto…” riferito alla classe arbitrale. Sebbene non siano loro le cause della stagione deludente, non mi sento di dar loro torto.

Quello che è venuto chiaramente a galla questa sera, oltre ai consueti limiti di pochezza, è che il Milan è nervoso. C’è una spaccatura nello spogliatoio con Gattuso alla deriva. La vicenda Bakayoko è stata gestita malissimo aumentando il nervosismo. Piatek ha mandato a quel paese sia Calhanoglu che Suso che non lo hanno mai servito, anche quando avrebbero potuto. Questa tensione, solo se convogliata in agonistica, potrà portare qualche frutto. Intanto si andrà a Firenze senza Paquetà, l’unico che questa sera è parso poter fare qualcosa di buono con la palla tra i piedi. Mancherà anche Bakayoko che, dopo il siparietto di questa sera, potrebbe aver terminato la sua avventura in rossonero.