Milan – Atalanta: sei brutto e stanco ma a un solo punto mi piaci di più

Il Milan ha approcciato l’incontro come avrebbe dovuto fare da alcuni mesi a questa parte. Partenza decisa e a ritmi elevati per passare in vantaggio subito. La Juve lo fa da tempo. Lo scopo viene raggiunto al minuto 9 e il vantaggio avrebbe potuto mettere pressione ai bianconeri se non fosse stato che questi… erano […]

Il Milan ha approcciato l’incontro come avrebbe dovuto fare da alcuni mesi a questa parte. Partenza decisa e a ritmi elevati per passare in vantaggio subito. La Juve lo fa da tempo. Lo scopo viene raggiunto al minuto 9 e il vantaggio avrebbe potuto mettere pressione ai bianconeri se non fosse stato che questi… erano già in vantaggio. A quel punto, a differenza delle squadre in forma che cercano il raddoppio per chiudere la partita, il Milan si ferma e l’Atalanta costruisce diverse occasioni da gol. Ibrahimovic gira a largo e gioca un calcio snervante. Svogliato e poco concreto ricorda quei grandi campioni che passeggiano annoiati ma sono in grado di cambiare la partita da soli da un momento all’altro. Noverino e Ambrosini come suggeritori non funzionano, Cassano prova a inventare e Boateng è il più concreto. Va parecchie volte al tiro e dal suo cross arriva il vantaggio di Muntari. Io ricordo il ganese ai tempi di Udine prima che la cura Inter lo ha trasformato da concreto macinatore di gioco a panchinaro. Molto bene anche De Sciglio servito meno del dovuto ma capace di chiudere con attenzione e riproporsi con puntualità. Il secondo tempo prosegue sulla falsariga del primo specie in avanti. Ibra proprio non la prende (e Allegri non osa toglierlo), Boateng finisce la benzina e Cassano non si trova con i compagni. Il Milan è alla frutta totalmente privo di energie e Allegri decide i cambi: Robinho per Cassano, Flamini per Boateng e Gattuso per Ambrosini, quest’ultima la meno comprensibile. Il tempo scorre lentamente i rossoneri badano solo a tenere i nerazzurri più lontano possibile dall’area in attesa di eventuali notizie da Torino. Arriva inatteso il pareggio del Lecce ed è il miglior viatico ci possa essere. Il morale si alza e con esso la determinazione nei contrasti. Nel recupero arriva anche il raddoppio con Robinho. La vittoria porta i rossoneri a un solo punto. Ora il Milan avrà il derby mentre la Juve giocherà con il Cagliari. Magari è finita ugualmente ma arrivare a un punto sarebbe diverso perché risulterebbe determinante il gol non visto di Muntari nello scontro diretto…

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