Sulla carta la partita, seppur difficile, vedeva il Milan favorito. Nuovi arrivi, entusiasmo e cinque giorni per preparare la partita, mentre l’Atalanta aveva recuperato la partita con l’Udinese.
Il Milan parte bene creando due occupazioni in pochi minuti. L’Atalanta ci mette 10 minuti per rimettersi a posto. Poi prende in mano il pallino del gioco per non lasciarlo più. I bergamaschi corrono a tutto campo, i nostri lo fanno a vuoto.
L’Atalanta gioca uno contro uno. Il nostro problema è che, difesa a parte, nelle altre zone del campo nessun rossonero vinca contro il proprio avversario. Ibra compreso che è sempre anticipato da Romero.
L’Atalanta passa in vantaggio su calcio d’angolo con Romero che passa davanti a Kalulu, in campo al posto dell’ingiustamente squalificato Romagnoli. Il Milan non costruisce nulla, corre a vuoto e rischia in un paio di occasioni di subire il secondo gol.
Tonali fa qualcosa di buono in fase contenitiva mentre è ingolfato quando deve costruire sbagliando anche cose banali. Leao riceve pochi palloni e Hernandez, sulla stessa fascia deve stare attento a Hateboer e non riesce mai a puntare. Pioli ha provato Meité nel ruolo di trequartista al posto di Calhanoglu. Esperimento fallito. Nella ripresa entra Diaz che viene sistematicamente atterrato ogni volta che prende palla.
Ilicic è fenomenale. Palla sempre attaccata al piede, mai una giocata banale e avversari spesso irrisi, qualsiasi siano. Kessie prova ad anticiparlo con le braccia larghe, il gomito finisce in faccia allo sloveno che cade. Rigore e raddoppio. Ci sono partite nelle quali Ilicic è irritante per svogliatezza, altre in cui è irresistibile. Noi siamo incappati nella versione fenomeno.
Il Milan prova a mettere più grinta nei 20 minuti finali quando Pioli getta nella mischia Rebic e Mandzukic. Ma è ancora l’Atalanta ad andare vicino al gol. Tonali si perde Zapata su corner e il palo salva Donnarumma. Il terzo gol è solo rimandato. Ennesima pressione a centrocampo e in due passaggi Zapata è solo davanti a Gigio che nulla può.
L’Atalanta ci ha dato letteralmente una lezione di calcio. Ilicic è stato il direttore d’orchestra ma tutti gli orchestrali hanno suonato a memoria e senza la piccola stonatura. Il peggior in campo dei bergamaschi ha preso non meno di 7 in pagella. Guardando in casa nostra c’è da fare una considerazione. Senza Bennacer e Calhanoglu è un Milan decisamente più debole. Con le squadre di bassa o media classifica spesso, anche grazie alla mentalità, questo è sufficiente mentre con le prime sei del campionato facciamo molta fatica. Sconfitta con la Juventus, batosta con l’Atalanta. Ora in campionato ci saranno Bologna, Crotone e Spezia prima del derby. Il girone d’andata è terminato con il primo posto in classifica, molto oltre lo sperato. Questa sera onore all’Atalanta.
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