Avremmo firmato per il pareggio, è stato meritato dalla Lazio che ha creato maggiormente, per come è arrivato però, ancora una volta negli ultimi minuti, fa imbestialire.
Un’altra palla buttata avanti alla “sperindio” e ancora un gol subito su tiro preso da seconda palla. La Lazio non avrebbe mai potuto segnare con le palle buttate dentro a meno di svarioni. Zapata & co sono almeno alti! I 9 calci d’angolo tirati dai laziali non hanno mai fatto palpirare. E allora doveva arrivare il gol al minuto 94 da respinta di testa corta di Zapata (che ha avuto 10 minuti per valutare il lancio e respingere come si deve!) e tiro di Correa! Proprio come fece Zielinski nella nostra prima di campionato!
La Lazio ha iniziato forte facendo girare la palla velocemente e trovando spesso uomini liberi tra le linee. Sembra una partita tra una grande e una provinciale. Borini non ci capisce niente e cosi sulla destra la Lazio sfonda a piacimento. Poi, dopo il primo quarto d’ora, il Milan ha preso le misure e con esse coraggio. Per precisione di cronaca, non è che Borini abbia iniziato a capirci qualcosa! Quando ha dovuto costruire il Milan ha incontrato difficoltà ma ci stava. Abate non è in grado, infatti si rifugia spesso nel lancio lungo, mentre da Zapata e Rodriguez è normale aspettarsi ogni tanto qualche fesseria. Le cose vanno meglio quando sono venuti incontro Calhanoglu o Suso, gli unici in grado di inventare qualcosa. Il turco ha preso anche un palo su tiro deviato da Strakosha. Le occasioni e il pallino del gioco nel primo tempo sono state però tutte di marca biancazzurra, anche se non si ricordano interventi memorabili di Donnarumma.
La ripresa è iniziata nello stesso modo e per buona parte di essa il pallino è rimasto nei piedi della Lazio, che alla fine non avrà un grande vantaggio nel possesso palla. Il Milan, dopo il sessantesimo ha provato a ripartire in alcune occasioni. Donnarumma ha parato su colpo di testa di Wallace, Calhanoglu ha fatto un inserimento senza riuscire a concludere, mentre lo ha fatto Kessie, arrivato al traino di Calabria imbeccato da Suso. Tiro deviato e vantaggio.
Poi il Milan si è chiuso, forse abbassandosi troppo ma la Lazio non ha mai costretto Donnarumma ad interventi prodigiosi. Questo sino al minuto 94. Gattuso non ha potuto fare alcun cambio, Inzaghi sì (e sono stato felice da milanista delle uscite di Luis Alberto e Milinkovic-Savic) trovando da Correa il gol della domenica perché, proprio come Zielinski, non farà più altri miracoli come quello contro di noi.
Siamo rimasti dietro la Lazio, ma ad un punto, perdendo però punti dall’Inter. Non ci deve interessare la rincorsa ai cugini?! Ma scherzate?! Vedrete, nonostante la rosa decimata, a quanti punti saremo a fine capodanno. Segnate…