Il Milan ha fatto due punti nelle ultime tre partite. Certo, quella di questa sera era la più complicata in casa della Juve, dopo i pareggi con Fiorentina e Napoli. Mi sarebbe piaciuto avere Balotelli in campo ma il giudice con uno sconto sulla squalifica ha fatto una porcata all’italiana. In questo periodo non ci scandalizziamo certo per queste cose. Pazzini ha sostituito Balo ma ha alcuni limiti importanti. È lento nella corsa e difficilmente gioca a un solo tocco. Il Milan tiene palla per buona parte del match ma è spesso impreciso e avvilente nell’ultimo passaggio. In settimana si è letto di una possibile permanenza di Robinho a fine stagione. Ecco, anche no. Grazie ma lasciamolo pure tornare in Brasile. Sin dal primo tempo si è capito che il match si sarebbe potuto decidere su un episodio. Il Milan con il duo Pazzini / Binho e un El Shaarawy generoso ma lontano dalla porta non ha possibilità di bucare la miglior difesa del campionato. Allegri fa scelte strane anche questa sera. A sua parziale discolpa gli infortuni di Abbiati e Ambrosini che limitano la possibilità d’intervento dalla panchina. Purtroppo il toscano ha detto chiaramente che Bojan non rientra nei piani. Di Niang nessuna notizia, resta in panchina. Boateng e Montolivo lavorano bene a centrocampo ma, con Ambrosini, provano solo conclusioni da lontano. L’episodio decisivo arriva intorno al ventesimo della ripresa quando Abate non interviene su un lancio decidendo poi di accompagnare l’avversario defilato. Amelia esce inutilmente e stupidamente provocando un rigore che decide il match. Entra Bojan, qualcosa cambia ma la stanchezza prevale. Il secondo posto si allontana mentre la Fiorentina segue a un solo punto anche se ora il calendario non presenta più grandi difficoltà però non sono ammessi cali di tensione e Allegri, lo abbiamo già constatato, non è un gran motivatore.