Il derby è una partita a sé, almeno quello di Milano. Non ci sono mai favoriti o sconfitti a priori. Il Milan arrivava dalla vittoria con il Barcellona e l’Inter da quella in Europa League (chi erano?!). La stanchezza si è fatta sentire solo nel finale. Il Milan ha fatto la partita e nel primo tempo è stato nettamente superiore. Solo un super Handanovic ha salvato l’Inter dal tracollo. La prima frazione è terminata 1 a 0 per il gol del Faraone ma i rossoneri avrebbero potuto concludere con 3 gol di scarto e questo risulterà determinante. In fondo non si può parlare di sufficienza o poca precisione, solo di un portiere bravo e ispirato. Nel secondo tempo l’Inter è partita molto bene ma il primo quarto d’ora era passato e i rossoneri erano tornati ad avere il pallino del gioco in mano. Poi il solito, maledetto episodio. Non su calcio da fermo ma sempre di testa. Ha segnato Schelotto, uno che tra qualche anno verrà ricordato alla pari di Guglielmipietro. In compenso i due centrali, ottima la loro prova, erano entrambi senza uomo con Mexes superato dalla palla e De Sciglio con due uomini. 13 o 14 non si contano neanche più. Ma a prescindere dai numeri il commento è uguale: troppi! Con Zapata e Mexes, che non sono proprio bassi, prendere gol di testa è sinonimo di scarsa concentrazione o preparazione. Peccato, un vero grande peccato. Però nessuna recriminazione, il Milan ha giocato bene ed è stato fermato solo da Handanovic. Rimaniamo avanti di un punto dai cugini anche se, verosimilmente, ci sarà da riagganciare la Lazio (che non sarà un problema) e la Juve si è allontanata, perché vi confido che io al presidente Berlusconi per un attimo ho creduto quando parlava di lotta per il titolo…
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