Fiorentina- Milan 0-1: vittoria nella pochezza Toscana

Sulla carta quella di Firenze sarebbe dovuta essere la trasferta più difficile. Probabilmente lo sarà quella di Ferrara nell’ultima di campionato. La Fiorentina non vince in casa da dicembre e non riesce a segnare. Fortunatamente l’allena Montella che decide di lasciare Simeone in panchina e, sfortuna, gli infortuni non gli permettono di schierarlo. Il Milan […]

Sulla carta quella di Firenze sarebbe dovuta essere la trasferta più difficile. Probabilmente lo sarà quella di Ferrara nell’ultima di campionato. La Fiorentina non vince in casa da dicembre e non riesce a segnare. Fortunatamente l’allena Montella che decide di lasciare Simeone in panchina e, sfortuna, gli infortuni non gli permettono di schierarlo.

Il Milan gioca meglio, sia per merito delle diverse motivazioni che per la pochezza Viola.

Una prestazione non esaltante è sufficiente per portare a casa i tre punti, grazie a un gol di testa di Calhanoglu nel primo tempo su cross di Suso. Questa sera mi sono segnato proprio le palle messe in mezzo. Sono state 18. Sin qui bene. Ho contato anche quelle giocabili, solo 5. Meno del 30%, una percentuale degna di una squadra di serie B.

Nel primo tempo il Milan gioca meglio. Come detto, niente di eclatante: un tiro di Suso, uno di Calhanoglu e il gol.

In proporzione fa di più la Viola nella ripresa, almeno 5 le occasioni da rete segnare contro una del Milan in ripartenza con Cutrone nel finale.

Cosa possiamo dire di nuovo? Poco, molto poco purtroppo. Piatek si è sbattuto senza avere, per l’ennesima volta, una palla per provare a concludere. Suso e Calhanoglu, che dovrebbero inventare, fanno poco. Certo, i due confezionano il gol vittoria, ma sono più spenti che attivi nel gioco nel corso della partita.

Bakayoko, a parte un paio di circostanze in cui ha portato troppo palla invece di darla, è stato uno dei migliori dimostrando grande cuore. Sceso in campo per mancanza di alternative sapendo, probabilmente, di non essere riscattato ha giocato con qualità dando tutto, questo il motivo per cui è diventato idolo della Curva Sud.

La fase difensiva pare essere stata efficace vista la rete inviolata. Secondo me più per demerito dei Viola più che per meriti nostri.

Gattuso si è reso conto, dopo una decina di minuti nella ripresa, che il Milan si stava schiacciando lasciando campo agli avversari. Come sempre non è riuscito ad apportare il minimo cambiamento efficace. Vero, la panchina non è quella della Juve, però non c’era bisogno di Ronaldo contro questi avversari. Invece il Milan ha continuato a lasciare il pallino del gioco in mano agli avversari tenendoli in gioco e rischiando, con un solo gol di vantaggio, di subire il pareggio.

Due punte, a parte la maggiore possibilità di segnare, le alternative nelle giocate e la minor solitudine di Piatek, costringe gli avversari a tenere almeno un occhio alla difesa. Ma cosa volete, non lo ha convinto Berlusconi, figuratevi se posso farlo io.