Se serviva una sconfitta per cambiare direi di pensare che sconfitta sia stata visto che il gol di Paloschi era regolare e il Milan avrebbe perso.
Quando un allenatore ha la filosofia del sorriso e nessuna tensione, il capitano è un pezzo di pane e il presidente in altro affaccendato come si può pretendere che gli undici in campo tirino fuori le palle (come chiesto dai tifosi al seguito della squadra al Bentegodi)?! Cosa avevano in comune Baresi, Gattuso, Ambrosini, Inzaghi, Maldini e via discorrendo? La determinazione. La grinta. La volontà di dare tutto per questa maglia e per questa società che hanno contribuito a far diventare la più titolata al mondo.
Allegri nella settimana della vigilia è riuscito a dire che non vede l’ora rientri El Shaarawy per poter giocare con un modulo ideale (potrebbe farlo Niang). Il mister ha scordato che lo ha lasciato fuori spesso e volentieri? Nell’attesa che rientri De Sciglio Allegri conferma Emanuelson invece di Costant.
Il primo tempo è penoso, al solito. Nessuna occasione creata dal Milan se non qualche tiro dalla distanza e le idee molto confuse. Movimenti sbagliati, con tutti i giocatori a tagliare sul primo palo ad esempio, grandi azioni individuali fini a se stesse. Il Milan è lento e non gioca mai a uno o due tocchi. Montolivo ne è un emblema. Da quando riceve palla a quando la cede passano del quarti d’ora.
Quando giocavo a pallone mi capitava di aver paura di sbagliare e così mi limitavo a fare il passaggio sicuro e, spesso, inutile.
Nel secondo tempo il Milan non varia sino a metà della ripresa quando capisce che c’era il rischio di prendere gol. Robinho vivacizza il gioco ma sbaglia l’ennesimo gol. Montolivo viene espulso per doppia ammonizione quando l’inerzia del match era tutta rossonera. Allegri decide di togliere Kakà per far esordire Cristante, giocatore che adoro ma che con soli 5 minuti si sarebbe potuto risparmiare.
In questa settimana si è detto di tutto. Galliani pur di sposare la causa di Allegri rischia di passare a fare il dirigente di una società extra calcio lasciando il lavoro più bello del mondo. Non ci sarebbe voluto molto, sarebbe bastato seguire le indicazioni di Berlusconi, cambiare allenatore nell’estate e fare una campagna acquisti più intelligente rafforzando difesa e centrocampo, cosa non fatta anche per la fiducia di Allegri per l’attuale rosa.
Ora pausa di 15 giorni in attesa di novità, se non in panchina, almeno in campo!