La sfida con il Catania aveva un alto coefficiente di difficoltà. Il Catania nel girone di ritorno sarebbe al secondo posto proprio dietro ai rossoneri e, sebbene il Massimino sia un campo storicamente favorevole, l’11 di Montella gioca un buon calcio. Nei primi 15 minuti la partita è stata veloce con un ottimo pressing a tutto campo da parte dei siciliani. Poi il Milan ha preso le misure ed è riuscito ad imporre il proprio gioco. Difesa e centrocampo hanno giocato una buona prima frazione mentre in avanti bocciati Robinho ed Emanuelson. Il primo ha trovato il gol grazie a un’invenzione di Ibra che lo ha messo davanti al portiere ma ha sbagliato tanto. Peggio di lui solo Emanuelson che ha passato il primo tempo alla ricerca della posizione in campo sbagliando anche un gol a tu per tu con Carrizo.
Il secondo tempo è iniziato con una sfuriata del Catania. Bravissimo il guardalinee a vedere il fuorigioco di Bergessio che allungando la traiettoria avrebbe portato al gol di Gomez. Noi abbiamo dovuto rivedere l’azione tre volte per capirlo. Il Catania pareggia su calcio da fermo con la difesa poco reattiva e Abbiati inchiodato sulla linea di porta. I siciliani attaccano e corrono. Il Milan crea due pericoli ma il guardalinee (ghindai) ferma Ibrahimovic prima, con Robinho libero davanti alla porta, e Boateng dopo (che parte dalla propria metà campo) per fuorigioco inesistenti. Con il passare dei minuti il Catania esaurisce le energie e il Milan torna a fare la partita. El Shaarawy entra per Robinho e da brio alla manovra. Il forcing diventa asfissiante con il Catania che non riesce più a ripartire. Carrizo si supera in diverse occasioni e la palla non vuole proprio entrare. Nell’ultima azione della partita il Catania ha la palla per la vittoria ma la difesa, con Bonera a livelli d’eccellenza, rimedia. Finisce pari e la Juve avrà la possibilità di accorciare nel posticipo casalingo con il Napoli. Ora si pensa al Barcellona, serve un pareggio con gol e potrebbe esserci Pato. Bellissima notizia.
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