La vittoria di misura al Dallara con il Bologna non deve ingannare. Il Milan ha giocato la solita partita mediocre avvantaggiato dalla superiorità numerica dal minuto 12 del primo tempo.
L’espulsione di Diawara per doppia ammonizione, a mio avviso eccessive, non ha cambiato gli equilibri in campo. Nei primi 20 minuti il Milan non ha visto palla. Il gol del vantaggio è arrivato su rigore, evidente, in una delle rarissime azioni degna di questo nome. Fallo di Da Costa su Luiz Adriano, in campo al posto del dissenterico Balotelli, e gol numero 17 di Bacca.
Il Milan ha tenuto palla sterilmente sino all’intervallo, poi nella ripresa il Bologna è cresciuto e si è pure reso pericoloso in alcune occasioni. Il Milan non ha creato praticamente nulla. I giocatori hanno passeggiato come in una gita pre vacanze. Nessuna motivazione, nessuna idea di gioco. Altro che bel gioco e allenatore con idee e schemi.
Brocchi ha riproposto il duo Bacca – Adriano in avanti. Così come aveva iniziato la scorsa estate con la coppia scelta dalla società. A centrocampo scelta abbastanza obbligate con Honda riproposto per l’ennesima volta nel ruolo di trequartista, Kucka e Mauri mediani e Montolivo a fare da diga davanti alla difesa. Certo perché oramai è defunta qualsiasi speranza di vedere un passaggio avanti del capitano. Ne ha fatti tre. Finito.
Dietro si è rivisto Calabria in fascia con De Sciglio contraltare dall’altra parte. Qualche cross è arrivato ma niente di memorabile.
Caro presidente a livello di gioco è stato meglio il Milan dell’andata, che pur aveva perso. Ma con tutto quello che abbiamo sentito in settimana la partita di stasera passa proprio in secondo piano.