Betis – Milan 1-1: si salvi chi può

C’era poco da fare questa sera. Borini, Musacchio, Zapata, Rodriguez e Laxalt, i cinque della linea difensiva non giocherebbero titolari in nessuna squadra della colonna sinistra delle classifica. Eppure per Gattuso non ci sono alternative. Salvo Romagnoli, in panchina per rifiatare visto che ha sempre giocato, e Abata, non una grande altrrnativa, gli altri a […]

C’era poco da fare questa sera. Borini, Musacchio, Zapata, Rodriguez e Laxalt, i cinque della linea difensiva non giocherebbero titolari in nessuna squadra della colonna sinistra delle classifica. Eppure per Gattuso non ci sono alternative. Salvo Romagnoli, in panchina per rifiatare visto che ha sempre giocato, e Abata, non una grande altrrnativa, gli altri a disposizione erano Riccardo Montolivo, Andrea Bertolacci, Alen Halilovic e José Mauri: tutti giocatori fuori dai piani di Gattuso. E non possiamo certo dargli torto. Quindi anche le alternative a centrocampo e attacco (Kessie, Bakayoko, Calhanoglu, Suso e Cutrone) non erano proponibili. Certo che 5 giocatori a centrocampo e il 36% di possesso dei primi 45 minuti raccontano di pochezza e inferiorità rispetto agli spagnoli.

Gattuso punta a coprirsi in modo ordinato e provare qualche ripartenza. Certo che se dopo una dozzina di minuti Laxalt perde palla in avanti, corre dietro agli avversari per rimediare lasciando scoperta la fascia, Rodriguez si mette a fare l’esterno, Borini dall’altra parte non ci capisce niente e tra Zapata e Laxalt in centro non riescono a prendere Lo Celso la frittata è fatta. Milan sotto e piani stravolti. Si dovrebbe fare gioco e invece si resta troppo bassi. Quando si pressa più avanti il Betis denota qualche problema ma non ci sono emozioni, da nessuna delle due parti sino all’intervallo. Sembra più un allenamento dove si trotterella piuttosto che una partita di Coppa.

Il Betis pare un po’ impacciato in fase di costruzione e con limiti tecnici. In fondo la 14ma in classifica in Spagna, con 13 punti in 11 partite, non può essere come il Barça. Suso entra in ogni azione e a Calhanoglu viene data la licenza di spaziare. Spesso va a destra per dialogare stretto con lo spagnolo. Un calcio di punizione velenoso di Suso, mancato clamorosamente di testa da Bakayoko, entra in porta per il pareggio al 62. Il Milan si rimette a chiudere ogni spazio ma, a differenza dei primi 45 minuti, si alza in fase difensiva invece che rimanere basso ad aspettare.

Gattuso toglie un insufficiente Laxalt per Abate, che riesce a fare peggio. 20 minuti imbarazzanti sia in avanti che in difesa per il 20. Dentro anche Romagnoli per Musacchio, costretto ad uscire dopo lo scontro con Kessie, e Bertolacci per Calhanoglu, infortunato anche lui. Il Betis con il passare dei minuti cresce e ci prova. Il Milan difende con ordine. La sensazione è che il pareggio possa andar bene ad entrambe le squadre.

Il Betis resta in vetta al girone con 8 punti mentre il Milan viene raggiunto dall’Olympiakos a 7. Ora bisogna andare in Grecia con due risultati utili su tre grazie al calendario che vedrà i rossoneri affrontare il Dudelange.

In ordine cronologico invece domenica arriva la Juventus ma, prima ancora della preparazione della partita, Gattuso dovrà fare la conta dei presenti perché visti anche gli infortuni di questa sera, sono pochi ad essere ancora salvi.