Barcellona – Milan: son tornati extraterrestri!

Andare al Camp Nou potendosi giocare la qualificazione era un risultato che prima della gara d’andata si poteva solo sognare. Le voci sulla poca forma o la fine del ciclo dei blaugrana erano solo illazioni infondate. La partita è iniziata nel peggiore dei modi, con un gol da fenomeno di Messi dopo 5 minuti. Il […]

Andare al Camp Nou potendosi giocare la qualificazione era un risultato che prima della gara d’andata si poteva solo sognare. Le voci sulla poca forma o la fine del ciclo dei blaugrana erano solo illazioni infondate. La partita è iniziata nel peggiore dei modi, con un gol da fenomeno di Messi dopo 5 minuti. Il Barca ha fatto il solito possesso palla ma sul campo amico è un’altra cosa. La palla corre veloce e perfetta su tutta la larghezza del rettangolo verde. Mascherano ha anche commesso un errore ma l’esultanza per il tiro di Niang è incocciata sul palo così come la palla. Poi Messi ha segnato il gol del raddoppio e tutto è tornato in parità dopo tre dei quattro tempi totali. La parità è svanita dopo neppure un quarto d’ora della ripresa con il gol di Villa. Ci vorrebbe un gol, lo si sospettava anche prima del match, ma chi può farlo visto con in 60 minuti non siamo riusciti a costruire un’azione? Allegri a quel punto ha tolto Niang (male come centrale in attacco ma non è il suo ruolo) e Ambrosini (davanti alla difesa ha interdetto ma non ha mai portato fuori la palla, anzi l’ha persa nell’azione che ha portato al raddoppio) inserendo Robinho e Muntari. Poi anche Bojan per Flamini. Tra i rossoneri una maggiore qualità e il Barcellona che ha iniziato a sentire un po’ la stanchezza hanno lasciato accesa qualche speranza. Bojan (che nella mia squadra giocherebbe di più) ha creato sulla sinistra e Robinho è stato murato. La speranza di poter segnare il gol qualificazione è rimasta intatta sino a sua minuti dalla fine quando Robinho nel battere una punizione dalla tre quarti ha detto a tutti di salire per poi toccare inspiegabilmente a Muntari che, aggredito alle spalle, ha perso palla aprendo le porte al contropiede fatale. Poca lucidità e scarsa esperienza di alcuni giocatori sono stati fatali. Recriminare serve a poco. È mancato qualcuno in avanti in grado di tener il pallone perché, specie nel primo tempo, non siamo mai riusciti a uscire dalla nostra metà campo giocando la palla. Di fatto è semplicemente passata la squadra che, vista questa sera, è la più forte del mondo.

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