Atletico – Milan: siamo molli… proprio come lo era Seedorf

Chi subentra nel corso di una stagione ha delle attenuanti. Preparazione non fatta da lui e giocatori non scelti da lui. La seconda attenuante, per il nostro caro Seedorf, è parziale avendo avuto a disposizione il mercato di riparazione a gennaio. Cosa fa un buon allenatore? Guarda i difetti della squadra, alza il morale e […]

Chi subentra nel corso di una stagione ha delle attenuanti. Preparazione non fatta da lui e giocatori non scelti da lui. La seconda attenuante, per il nostro caro Seedorf, è parziale avendo avuto a disposizione il mercato di riparazione a gennaio. Cosa fa un buon allenatore? Guarda i difetti della squadra, alza il morale e sistema la fase difensiva. Ebbene, il Milan di questa sera è molto simile a quello di Allegri. Mentalità sbagliata, nessuna cattiveria agonistica e stessi difetti. I rossoneri hanno preso gol dopo tre minuti denotando poco carattere e scarsa attenzione nella fase di approccio alla partita (con palesi errori di distrazione di molti) e il terzo gol di testa su calcio da fermo. In mezzo cosa c’è stato? Il gol del pareggio arrivato grazie una splendida palla di prima giocata da Balotelli e crossata alla perfezione da Poli per Kakà. Nel momento migliore del Milan è arrivato il nuovo vantaggio dell’Atletico su tiro deviato da Rami. Sfortuna? Forse. Però di fatto, proprio come quando c’era Allegri, gli avversari hanno sempre un uomo libero di calciare verso la porta dal limite. Seedorf vuole due o tre aiutanti per organizzare le diverse fasi di gioco? Ebbene, visto che uno ce l’ha, si chiama Mauro Tassotti, perché non fa fare a lui? Si continuano a prendere caterve di gol perché manca una fase difensiva ben organizzata. Emanuelson dev’essere un pallino perché non si capisce come mai continui a giocare come terzino sinistro visto che non ha la minima idea di cosa sia la fase difensiva. Guardate il primo e quarto gol ma anche infinite altre situazioni nell’anno. Ma chi ci metto? Chiederanno alcuni. Beh, piuttosto De Sciglio fuori posizione, sempre meglio che in panchina. Tralasciando il centrocampo possiamo parlare della fase offensiva. Bisogna recuperare e, ancora una volta, cosa fa Clarence? Lascia in panchina Pazzini e gioca con Balotelli unica punta contro quattro avversari. Facile sparare contro Supermario che, sarà stato poco determinato o abulico, ma è sempre stato solo a lottare contro tutti, per di più con compagni che facevano movimenti lenti e prevedibili. Taarabt era in serata non brillante, magari il riposo di sabato è stato deleterio, Kakà discreto e Poli generoso. Poi Seedorf, visto che all’intervallo bisognava recuperare segnando due gol essendo in svantaggio, ha fatto la mossa del secolo inserendo Robinho. Pazzini negli ultimi 20 minuti quando oramai la situazione era più che compromessa. Ci sono tanti giocatori non da Milan ma inizio a nutrire dei dubbi anche sul mister…

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