Atalanta – Milan: senza cambiare rotta sino al naufragio. Grazie Seedorf

Non bisogna voler vincere a tutti i costi solo negli ultimi 15 minuti della partita che di fatto è l’ultima spiaggia per salvare la stagione. Il primo tempo viene regalato. Il Milan parte bene, poi lascia spazio all’Atalanta che attacca. Prima dell’intervallo qualche fiammata e poi negli spogliatoi per decidere che fare nel secondo tempo. […]

Non bisogna voler vincere a tutti i costi solo negli ultimi 15 minuti della partita che di fatto è l’ultima spiaggia per salvare la stagione. Il primo tempo viene regalato. Il Milan parte bene, poi lascia spazio all’Atalanta che attacca. Prima dell’intervallo qualche fiammata e poi negli spogliatoi per decidere che fare nel secondo tempo. Seedorf capisce che è meglio provare a vincere. Mette in campo El Shaarawy che risulterà il migliore insieme a Balotelli. Ora mi chiedo: visto che il Faraone al 90mo, quindi dopo 45 minuti in campo, fa 80 metri per salvare la porta su un contropiede, possibile che non potesse giocare tutta la partita o almeno 60/70 minuti? Non si poteva mettere dall’inizio e poi lasciarlo fino a quando ne avesse. Stephan fa quello che, in teoria, avrebbe dovuto fare Kakà: prendere palla e portarla verso l’area nerazzurra. Ricky non lo fa, oltre che per poco dinamismo, perché il mister gli fa fare la punta a fianco di Balotelli. Il Milan riesce a passare in vantaggio su un autogol ma poi si abbassa e l’Atalanta prende coraggio. Arriva il pareggio con un rigore e allora Seedorf decide di essere sfrontato. Dentro Taarabt per il moribondo Kakà e poi Pazzini per Muntari. La variazione di modulo permette a Balotelli di svariare girando più a largo dall’area e diventando pericoloso. Mario prende un palo clamoroso con un tiro spettacolare ed è autore di altre due conclusioni respinte. L’Atalanta vince con un gol della domenica di Brienza al 95mo una partita che, seppur non meritava di aggiudicarsi, per il Milan oramai non contava più nulla. Era solo da vincere.

Ora che non si parli di sfortuna o di sconfitta immeritata. Seedorf ancora una volta, seppur cambiando modulo, ha sbagliato la formazione. Si è ostinato sino alla fine nel non schierare mai Balotelli e Pazzini per una partita intera. Ha sempre fatto giocare Kakà senza rendersi conto che il brasiliano, dopo le buone prestazioni iniziali, non era in grado di fare 90 minuti. È stato bocciato anche da Van Basten che ha promosso Donadoni. Roby piace un sacco anche a me, però non ha il carattere che vorrebbe il presidente. Si parla di Montella, altro allenatore giovane e che fa giocare bene le proprie squadre. I due hanno in comune il mettersi in discussione, le buone idee e la mancanza di arroganza che invece ha caratterizzato il Seedorf allenatore.

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