Atalanta – Milan: esame superato

Che si trattava di una trasferta difficile, quella di Bergamo, era certo. Da una parte per la solidità dell’Atalanta, mai sconfitta in casa e virtualmente a pari punti dell’Inter prima del turno odierno (salvo le penalizzazioni). A complicare il tutto ci si era messa una situazione più che allarmante a centrocampo. Fuori Ambrosini per squalifica […]

Che si trattava di una trasferta difficile, quella di Bergamo, era certo. Da una parte per la solidità dell’Atalanta, mai sconfitta in casa e virtualmente a pari punti dell’Inter prima del turno odierno (salvo le penalizzazioni). A complicare il tutto ci si era messa una situazione più che allarmante a centrocampo. Fuori Ambrosini per squalifica e molti altri per infortunio, Allegri ha dovuto arretrare Boateng facendo giocare Emanuelson dietro alle punte per 90 minuti. Davanti Pato al fianco di Ibra con Robinho in panchina. Il risultato è cambiato nel primo tempo quando Rizzoli ha concesso un rigore per fallo sul papero. Per me fallo tanto ingenuo quanto evidente. Ibra tira bene rendendo vano il bel tentativo di parata di Consigli. Nella ripresa l’Atalanta ha aumentato la pressione. Pato da una parte e Denis dall’altra hanno colto il palo. In difesa Thiago Silva è stato il migliore in campo guidando il reparto e facendosi trovare sempre al posto giusto. In avanti è stato sufficiente lo svedese che, lanciato da metà campo, ha driblato con lo stop di petto prima di temporeggiare e servire a Boateng la palla del raddoppio. Dopo solo accademia. 

La squadra ha così superato un esame difficile confermando di essere il team da battere. Il reparto più in difficoltà è stato, chiaramente, il centrocampo. Dover rinunciare a così tanti giocatori è difficile. Emanuelson fatica ad esprimersi con personalità e Prince come esterno di centrocampo è limitato, specie se deve preoccuparsi più d’interdire che di offendere. Pato ha pressato meno rispetto a Robinho, non è mai riuscito a partire in velocità però le azioni più pericolose, compreso il fallo del rigore, lo hanno visto protagonista. 

Personalmente continuo a sostenere che Tevez non è necessario. Oggi come e dove avrebbe giocato e, soprattutto, a discapito di chi? Non voglio neppure immaginare la partenza del Papero e preferirei l’arrivo di Balotelli, più giovane e già attaccato alla maglia. Meglio investire nel tanto utile esterno di difesa e magari un altro centrocampista. Poi ogni tanto largo ai giovani e perché no, anche Superpippo. Domenica derby contro questa splendida Inter…

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