Anderlecht – Milan: ci teniamo giusto il risultato e poco altro

La vittoria a Bruxelles e il relativo passaggio del turno daranno morale all’ambiente. Sorrisi e abbracci tra Allegri e Galliani a fine partita ne sono la riprova. Secondo me la trasferta con l’Anderlech ha evidenziato lacune pazzesche. La prima quella relativa al carattere. Nel primo tempo il Milan è sceso in campo solo nei primi […]

La vittoria a Bruxelles e il relativo passaggio del turno daranno morale all’ambiente. Sorrisi e abbracci tra Allegri e Galliani a fine partita ne sono la riprova. Secondo me la trasferta con l’Anderlech ha evidenziato lacune pazzesche. La prima quella relativa al carattere. Nel primo tempo il Milan è sceso in campo solo nei primi 8 minuti. Poi si è spento lento e svogliato rischiando di subire pure il gol da una squadra oggettivamente scadente. Nel secondo tempo qualcosa è cambiato anche se il gol in apertura del faraone, fenomenale la sua gara, ha spianato la strada. Le altre lacune sono legate alla personalità e doti tecniche dei giocatori in campo. Partendo dalla difesa Mexes è la lontana ombra del giocatore ammirato a Roma e il suo gol, seppur importante è frutto del caso. A centrocampo Montolivo non ha preso in mano la squadra e si è un po’ perso, De Jong continua a non essere un giocatore da Milan. Un tempo c’erano Ancelotti, Desailly, Rijkaard… questo olandese è un uomo in meno in fase costruttiva e non da alternative a Montolivo. La Juve ha i due centrali che iniziano la manovra, i nostri sono poco efficaci. Nocerino, sempre volenteroso, si è inserito più volte di Boateng rischiando addirittura di far sbagliare il gol del vantaggio a El Shaarawy. Boateng questa sera sottotono e in un ruolo dove rende poco e Bojan ha giocato troppo da solo senza cercare i compagni velocemente. Ci sono anche note positive. De Sciglio è un giovane promettente, El Shaarawy una splendida realtà (ricordiamocene nei momenti di magra), Costant che ha un buon passo anche se deve migliorare e Pato che si è inserito con pericolosità negli spazi nelle poche palle giocabili che ha avuto a disposizione. La Juve ha una determinazione diversa, speriamo che vederli da vicini domenica ci serva per imparare qualcosa che nel calcio moderno è fondamentale.

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