La svolta nelle parole: Francesco sdogana ‘casino’

<E’ UNA SVOLTA EPOCALE, PARLA COME I RAGAZZI> L’INTERVISTA IL MASSMEDIOLOGO DAVI Articolo pubblicato sul Qn (Il  Giorno-Il Resto del Carlino- La Nazione), edizione del 27 luglio 2013 «IL PAPA che sdogana la parola ‘casino’ è incredibile. Siamo davanti a una svolta straordinaria. Dirompente». Sorride Klaus Davì, la licenza linguistica usata da Francesco davanti ai […]

<E’ UNA SVOLTA EPOCALE, PARLA COME I RAGAZZI>

L’INTERVISTA IL MASSMEDIOLOGO DAVI

Articolo pubblicato sul Qn (Il  Giorno-Il Resto del Carlino- La Nazione), edizione del 27 luglio 2013

«IL PAPA che sdogana la parola ‘casino’ è incredibile. Siamo davanti a una svolta straordinaria. Dirompente». Sorride Klaus Davì, la licenza linguistica usata da Francesco davanti ai giovani argentini non inquieta, anzi diverte e incassa il consenso del massmediologo, tra i più ricercati esperti di comunicazione in Italia.

Che significato ha questa uscita del vescovo di Roma?

«Bergoglio parla direttamente ai ragazzi, abbattendo qualsiasi mediazione del linguaggio. Sa che la Chiesa deve recuperare terreno sui giovani e parte dalla comunicazione per aprire un canale con loro. Non è detto che ci riuscirà fino in fondo, ma siamo davanti a un salto notevole per la Chiesa, di più per tutti».

Francesco non rischia di scivolare nel giovanilismo, anche un po’ volgare?

«No, non ci vedo nessuna volgarità nella scelta della parola ‘casino’. Ormai non lo è neanche più nel lessico quotidiano. Poi, il dato più importante, che esclude ogni dubbio sulla bontà della mossa di Bergoglio, è il fatto che dietro questo tipo di linguaggio si staglia l’autorevolezza del pontefice. La parola non è fine a sè stessa».

Ci sono dei precedenti nella storia della comunicazione ecclesiale?

«Quando ho sentito l’intervento del Papa mi è tornato in mente Luciani. Anche il suo dire che Dio ‘è padre, più ancora è madre’ fu immediato e innovativo».

Senza dubbio Benedetto XVI non avrebbe mai usato la parola ‘casino’. Non è nel suo vocabolario…

«Premesso che ho sempre stimato la purezza di Ratzinger, bisogna riconoscere che il mondo è cambiato. C’è stata la crisi della Chiesa, gli scandali Ior, Vatileaks, senza dimenticare che viviamo una fase nera per l’economia».

Ma Bergoglio è sincero o la sua schiettezza è artificiale?

«La comunicazione è sempre il frutto, da un lato, di studio e strategia, dall’altro, di simpatia e spontaneità. Siamo al 50% contro 50%».

Giovanni Panettiere

                                                                                                                                                                                                                                                 

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