PIU’ VOLTE  papa Francesco ha invocato un maggior ruolo delle donne nella Chiesa. L’ultima un paio di settimane fa, in occasione dell’udienza al Centro italiano femminile: «Auspico vivamente possano ulteriormente espandersi ruoli e responsabilità tanto nell’ambito ecclesiale che in quello civile e delle professioni». Come possa realmente concretizzarsi il desiderio del pontefice, quantomeno con riferimento alla Chiesa, resta un mistero che l’arcivescovo di Boston, Sean O’Malley, unico statunitense del G8 vaticano, prova a risolvere. In un’intervista al Boston Globe, il porporato spiega: «È possibile che Francesco nomini una donna alla testa di un importante dicastero vaticano come la ipotetica nuova Congregazione dei laici». In attesa di atti ufficiali, va detto che ‘il prefetto rosa’ sarebbe il primo segnale concreto di un effettivo rafforzamento della presenza femminile nel popolo di Dio dopo che Francesco ha scartato, nell’ordine, il sacerdozio (Conferenza stampa in volo dopo la Gmg di Rio, 28 luglio 2013) e il cardinalato per le donne (Intervista a La Stampa, 15 dicembre 2013).

SE O’MALLEY all’orizzonte scorge aperture per il gentil sesso,  a detta del cardinale resteranno a bocca asciutta tutti quelli che sognano riforme sui temi caldi dell’aborto, dei contraccettivi, dei divorziati e degli omosessuali. «La Chiesa deve essere fedele al Vangelo e all’insegnamento di Cristo», spiega l’arcivescovo intervistato dal celebre vaticanista John Allen, da una settimana al Boston Globe dopo anni di servizio al National Catholic Reporter. «A volte è molto difficile – ammette O’Malley -. Dobbiamo seguire quel che vuole Cristo e confidare che quel che ci chiede sia la cosa migliore». Ergo, in materia di eucarestia ai risposati, il cardinale dichiara di «non vedere alcuna ragione» per allentare le regole. Come a dire che, a un anno dalle dimissioni di Benedetto XVI, il suo successore starà anche ammorbidendo i toni («Non siamo ossessionati» ha sentito l’urgenza di precisare O’Malley, qualche settimana fa a chi gli chiedeva un commento sul papa per il quale la pastorale della Chiesa non può essere ossessionata da aborto, matrimonio fra persone dello stesso sesso e contraccezione), ma non le posizioni. D’altra parte il Sinodo dei vescovi sulle sfide della famiglia si avvicina (ottobre), dalle risposte della base al questionario emerge un amplissimo desiderio di cambiamento e pertanto chi vuole mantenere lo status quo ha tutto l’interesse a intensificare il fuoco di sbarramento. Anche se è un cappuccino, predica la povertà della Chiesa ed è un paladino, autentico, della lotta alla pedofilia.

Giovanni Panettiere

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