Cardinale Kasper, allora domani sarà sua la relazione introduttiva del pre-concistoro sulla famiglia?

<Sì, ho il compito di tenere due conferenze che apriranno il confronto fra i cardinali>.

In questi giorni non sono mancate alcune polemiche sulla scelta del pontefice di affidare l’intervento iniziale a lei, notoriamente possibilista sull’accesso alla comunione per i divorziati risposati. Ciò la infastidisce?

<Francamente non leggo i giornali italiani e non ho sentito queste polemiche.  Non mi interessano anche perché le ritengo ridicole. Non ho ancora parlato e già si protesta. Io rispondo al papa, che mi ha chiesto di aprire l’incontro, non è che ho detto io di intervenire>.

Non si sottrae alle domande il presidente emerito del Pontificio consiglio per il dialogo ecumenico, l’ottantenne Walter Kasper. Anche a quelle più spinose sull’opportunità che sia lui domani a introdurre il dibattito, consultivo e non deliberativo, dei porporati sui nodi della famiglia. Da tempo il cardinale convive con l’etichetta di liberal, attribuitagli da quelli ambienti ecclesiali che non hanno mai gradito le sue aperture sulla preminenza delle Chiese locali su quella universale, sul diaconato femminile – non sacramentale – e, per l’appunto, su eucarestia e divorziati risposati: «Ogni peccato – ha ricordato anche qualche giorno fa a margine di un seminario su dialogo interreligioso e violenza – può essere assolto, ogni peccato può essere perdonato. Questo é il punto di partenza: non é immaginabile che uno possa cadere in un buco nero da cui Dio non possa tirarlo fuori».

Papa Francesco l’apprezza molto. Nel suo primo Angelus ha addirittura citato il suo libro sulla misericordia, ora l’ha scelto per il pre-concistoro. C’è una certa sintonia di vedute fra voi due.

<Mi fa piacere che il pontefice mi stimi, ci mancherebbe. Ma voglio dirlo chiaramente: la questione dei divorziati risposati non sarà al centro delle mie conferenze>.

Resta il fatto che, anche alla luce dell’esito della consultazioni della base cattolica in vista del Sinodo, quello della comunione agli irregolari è uno degli argomenti più sentiti, non trova’

<Il problema è attuale, ineludibile. Ed è bene che ora ci sia un confronto sereno fra i cardinali e fra i vescovi>.

Giovanni Panettiere

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