Vittadini: ‘Io e il mio amico Formigoni’

Ha chiuso il Meeting, ecco una mia intervista con uno dei leader di Cl, Giorgio Vittadini, uscita sul quotidiniano nazionale di sabato 25 agosto. OGGI Rimini chiude la festa e molti si domandano: ma è stato l’ultimo Meeting di Roberto Formigoni come ‘capo politico’ di Comunione e Liberazione? Risponde Giorgio Vittadini, uno degli organizzatori. «Formigoni non […]

Ha chiuso il Meeting, ecco una mia intervista con uno dei leader di Cl, Giorgio Vittadini, uscita sul quotidiniano nazionale di sabato 25 agosto.

OGGI Rimini chiude la festa e molti si domandano: ma è stato l’ultimo Meeting di Roberto Formigoni come ‘capo politico’ di Comunione e Liberazione? Risponde Giorgio Vittadini, uno degli organizzatori. «Formigoni non è mai stato capo politico di Cl. In Cl chi si mette in politica lo fa a titolo personale».

Ok, ma le inchieste giudiziarie e ancora di più i viaggi forse a scrocco e certi atteggiamenti del governatore hanno imbarazzato molti ciellini, compreso lei pare…

«Mi sembra che lo stesso Formigoni abbia chiesto scusa, proprio qui a Rimini, per certi comportamenti discutibili».

Ma è vero che lei non voleva che Formigoni parlasse al Meeting?

«Io volevo che Formigoni parlasse al Meeting del modello Lombardia, certo che sì».

Però magari non voleva che parlasse dei suoi guai giudiziari, delle preghiere per lui del Papa, degli attacchi quotidiani a chi lo accusa…

«Passaggi infelici a mio avviso. Io sono suo amico da più di 30 anni e l’amicizia varrà per tutta la vita. Amico per me è chi ha coraggio di suggerire e correggere, senza abbandonare mai. Altrimenti è un connivente».

E da amico cosa gli suggerisce ancora?

«Che ad attacchi rispetto al suo operare come amministratore pubblico non motivati nei fatti deve rispondere coi fatti, non con altre polemiche».

E cioè?

«Premesso che io credo che l’inchiesta giudiziaria dimostrerà la sua innocenza sul piano penale, il migliore sfogo che Formigoni può fare è spiegare come grazie a lui e al suo buon governo in Lombardia milioni di persone stanno meglio».

Esagerato…

«No, se vuole posso riempirle il giornale con dati e numeri verificabili».

Faccia un solo esempio…

«La sanità, salasso dei conti italiani: in Lombardia costa il 4,7% contro il 7% che è il dato nazionale. E pensi — e qui sgretolo un luogo comune — che la Lombardia è settima tra le regioni per la presenza del privato, inferiore rispetto all’Emilia».

Senta, lei dice che Formigoni non è il capo politico di Cl, ma allora chi è che comanda?

«Cl è un movimento di educazione alla fede guidato da don Carron; le opere e la politica sono responsabilità di chi le fa, non del movimento, come invece capita in altre esperienze anche cattoliche».

Il Meeting si è aperto con Monti, applauditissimo da lei che moderava e Famiglia Cristiana ha scritto che Cl applaude un po’ troppo i potenti di turno…

«Riceve applausi chi cerca di lavorare per il bene comune, qualunque livello di potere abbia: per esempio anche il primate della Nigeria, imprenditori, operatori sociali, scienziati, educatori, ecc».

E Monti lo fa?

«Ci sta provando. Non mi sembra che il bipolarismo in vent’anni abbia fatto meglio».

La ricetta per il futuro?

«Siamo come nel 1948, dopo una guerra. Serve una Costituente economica e politica in direzione sussidiaria. Un accordo fra riformisti. Per alcuni anni dobbiamo fare le cose fondamentali che servono all’Italia per non finire in serie B, come è capitato in Germania col primo governo Merkel. E non basta una maggioranza del 51 o del 55%».

Sembra quasi l’idea di una grande coalizione o grande centro bocciata proprio ieri da alcuni capi, amici o li chiami come vuole lei di Cl, vedi Formigoni, Lupi e Bersani…

«Non mi interessa il grande centro, né le formule politiche, ma la sostanza. Per il resto, come le ho detto, CL non c’entra e ognuno è libero di pensarla come vuole».