Cari cittadini dell’Emilia Romagna, dovete mettervi a dieta. Non ve lo suggerisce un medico e neppure un nutrizionista: l’invito-ordine arriva dalla Regione stessa, che sta siglando un accordo con le associazioni di categoria per ridurre la quantita di sale nel pane.
I politici-dietologi bolognesi della Regione sono stati rigorosissimi: con questa ‘legge’, i panificatori si impegnano ad esempio a produrre pagnotte e grissini con una percentuale di sale non superiore all’1,7% rispetto al peso della farina.
Errani e tutta la Regione Emilia Romagna stanno dimostrando di avere particolarmente a cuore la salute dei loro cittadini, su questo non ci piove: e vanno ringraziati. Già un un anno fa suggerirono alle mense scolastiche di cancellare dal menù la mortadella. Poi ci ripensarono perchè — diciamocelo — eliminare la mortadella a Bologna sarebbe come vietare al Papa di celebrare la messa, a Balotelli di tirare in porta o a Cicciolina di fare sesso.
Adesso la Regione ci prova col pane. Obiezione: è così normale che la politica sia così smaniosa di intrufolarsi dappertutto, anche nelle nostre cucine, nei nostri frigoriferi, fra i nostri fornelli?
Successiva domandona: ma la dieta di tuo figlio la decidi tu genitore, insieme magari a un tuo medico di fiducia, oppure ti va bene che sia la Regione a metterci il becco, con una sorta di dieta di Stato?
Banalissima proposta: le cure dimagranti e salutistiche lasciamole alle libertà individuali e familiari. E il pubblico si dedichi un po’ di più ad altre diete. Una a caso: quella dei conti pubblici.
P.S. E poi, scusate tanto, ma questi politici non hanno proprio pratiche un po’ più urgenti da sbrigare?