San Napolitano e i politici impazziti

Ha scritto bene oggi Giuseppe Turani su questo giornale: ‘Scandalo Italia’. Io non ho mai avuto particolare simpatia per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ma devo confessarvi che in quest’ultimo periodo – sarà anche per la sua non più tenera età, non so –  la mia stima nei suoi confronti è cresciuta a dismisura. E’ […]

Ha scritto bene oggi Giuseppe Turani su questo giornale: ‘Scandalo Italia’.

Io non ho mai avuto particolare simpatia per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ma devo confessarvi che in quest’ultimo periodo – sarà anche per la sua non più tenera età, non so –  la mia stima nei suoi confronti è cresciuta a dismisura.

E’ ad un passo dalla pensione, le sue prospettive di vita (tocchi pure ferro, ma la natura ha i suoi tempi) non possono essere ovviamente eterne e magari _ di fronte a questa truppa di matti schierata fra destra, cento, sinistra e grillini vari, mentre l’Italia affonda, la gente non arriva a fine mese e le fabbriche chiudono _ avrebbe anche il diritto di dire. ‘Io ho dato, adesso sono affari vostri’.

Invece no, è l’unico che ‘sta sul pezzo’, è l’unico che cerca di unire, è l’unico a cui sta veramente a cuore la sorte dell’Italia e degli italiani. Forse avrà anche sbagliato con questi dieci saggi, ma cosa poteva fare, pover’uomo?

Alle elezioni è successo più o meno questo (lo spiego alla massaia): il bottino (100%) si è diviso pressapoco così: centrosinistra 30%, centrodestra 30%, grillini 30%, Monti 10%. Visto che per governare bisogna arrivare al 51%, è evidente che almeno due delle coalizioni che sono arrivate al 30% devono mettersi d’accordo. Però: i grillini non vogliono accordarsi con nessuno, Bersani ha fatto un incredibile giro di consultazioni chiamando Don Ciotti e Greenpeace ma non ha trovato la forza di chiudersi in una camera con Berlusconi e Grillo, per il bene dell’Italia. E comunque: il Pd non vuole fare governi politici con il Pdl. E il Pdl? E’ disponibile a governi politici con il Pd ma non governi tecnici.

Insomma: è un gran casino. nessuno si smuove di un passo, con un egoismo folle e inutile. E questa gente qui comincia adesso a fare anche strategie per la poltrona di presidente della Repubblica: secondo voi, cosa interessa all’artigiano disperato di questa roba qua se poi lo Stato non gli paghi i debiti, mentre Equitalia lo strozza se tarda di un giorno la scadenza? E cosa interessa a questo artigiano (e a milioni di italiani) se Berlusconi può essere ineleggibile o no e della legge sul conflitto di interessi? Ormai sono argomenti vecchi, stravecchi: potevano e dovevano agire eventualmente prima. L’attualità è ben altra cosa. Invece lorsignori continuano a vivere nelle nuvole e pensano alle strategie politiche quando, avanti così, la politica non conterà più un fico secco, perchè sarà impallinata dalla crisi, dalle banche, dall’effetto Grecia, dall’effetto Cipro. E andrà tutto in malora. 

E allora, san Napolitano, grazie per l’impegno e l’amore di queste settimane. Gli altri non sanno quello che fanno.