Riti e farse del blocco del traffico

Da martedì prossimo chi viaggia in auto in lungo e in largo per l’Emilia Romagna dovrà procurarsi un Bignamino ecologico per evitare sanzioni. Ci risiamo: torna il rito, o forse la farsa, del blocco del traffico. Dal lunedì al venerdì sarà vietata la circolazione ai mezzi più inquinanti; poi ci saranno i giovedì senz’auto, le […]

Da martedì prossimo chi viaggia in auto in lungo e in largo per l’Emilia Romagna dovrà procurarsi un Bignamino ecologico per evitare sanzioni. Ci risiamo: torna il rito, o forse la farsa, del blocco del traffico. Dal lunedì al venerdì sarà vietata la circolazione ai mezzi più inquinanti; poi ci saranno i giovedì senz’auto, le domeniche ecologiche, le emergenze varie, con relative variazioni sul tema da città a città. Insomma, mettiamoci l’anima in pace: dal primo ottobre è consigliabile viaggiare con un ‘navigatore’ anti-inquinamento (e multe) a bordo.

La prendiamo un po’ sul ridere anche se l’ecologia è una cosa seria, intendiamoci. Ma ci pare un po’ meno serio questo ‘tiritera’ messo in moto un decennio fa in mezza Italia, e che sta dando pochissimi risultati concreti, perchè: 1) piove e il celeberrimo Pm10 precipita; 2) c’è il blocco del traffico, non cambia nulla. Poi a marzo ci verranno a raccontare, tutti preoccupati, che la città X sta quasi per raggiungere il limite massimo degli sforamenti ecologici consentiti da Bruxelles. Allarmi gialli, rossi, di un po’ tutti i colori, con temuti anatemi europei in arrivo: poi silenzio, per mesi e mesi (sarà perchè diventano tutti bravissimi), finchè arriva l’autunno e si ricomincia daccapo, come capiterà dodopomani.

Per dirla tutta, questi blocchi del traffico sono anche un po’ discriminanti, altro che Barilla e la sua pasta: premiano i ricchi e tartassano i poveri. L’operaio in cassa integrazione che gira con una vecchia auto sgangherata di quindici anni fa, e che non può cambiarla perchè gli mancano i danari, rischia di poter guidare solo in improbabili orari notturni, mentre i giovani rampanti, intraprendenti e danarosi, vanno dove, come e quando vogliono.

Tornando a monte: con tutto il rispetto, più che un rito ci sembra una farsa.