Quirinale, forse il meno peggio è Monti

Scrivo poche ore prima che il ‘conclave’ dei politici sceglierà il nuovo presidente della Repubblica.  Scrivo riportando le impressioni generali riportate dalla gente comune, spesso lontano anni luce da ciò che si narra e si manovra nelle segrete e logorroiche stanze dei poteri. Scrivo dicendo ciò che vorrei e che non vorrei. 1) Non vorrei […]

Scrivo poche ore prima che il ‘conclave’ dei politici sceglierà il nuovo presidente della Repubblica.  Scrivo riportando le impressioni generali riportate dalla gente comune, spesso lontano anni luce da ciò che si narra e si manovra nelle segrete e logorroiche stanze dei poteri. Scrivo dicendo ciò che vorrei e che non vorrei.

1) Non vorrei un presidente della Repubblica troppo anziano. Per carità, non voglio essere razzista, ma quando sento circolare certi nomi (Marini, 80 anni, Rodotà, idem con patate) mi vien da pensare, con tutto il rispetto: ‘Ma possibile che non ci sia proprio nessuno di più giovane (o meno vecchio)? Un 60enne, toh.

2) Non vorrei un presidente della Repubblica figlio della partitocrazia e del lassismo di prima e Seconda Repubblica (e mi rendo conto che qui la questione si fa complicata, perchè un po’ tutti i candidati ufficiali fanno parte di questo mondo).

3) Non vorrei un presidente della  Repubblica esageratamente zombie, cioè estraneo del tutto a qualsiasi logica politica. Quando i simpatici grillini puntano sulla Gabanelli o addirittura su Gino Strada, mi viene onestamente da ridere.

4) Non vorrei gente che alla resa dei conti non ha mai combinato nulla di buono. Con tutto il rispetto, penso a Prodi, D’Alema, Amato, Veltroni, Amato.

5) Chi vorrei, allora, vi chiederete voi? Boh, onestamente non lo so. Vi confesso che nessuno dei nomi finora usciti dai ciclindri dei partiti e dei movimenti vari, mi ha soddisfatto appieno. Mi turo un po’ il naso, ma penso che il meno peggio sarebbe alla resa dei conti Mario Monti.