Non mi sembra che Pierluigi Bersani abbia fatto qualcosa di particolarmente importante, negli ultimi 15 anni, per tenere in alto l’Emilia Romagna. Anzi, il suo apparato (Vasco Errani, governatore storico, scaduto da pochi mesi è stato per una vita il suo braccio destro) ha governato in lungo e in largo proprio negli anni in cui l’economia è precipitata, la mafia ha messo gli occhi e non solo gli occhi su tutta la Regione, la sanità ha cominciato a vacillare, la sicurezza per i cittadini è precipitata, le opere pubbliche sono rimaste al palo, le infrastrutture non ci sono e se ci sono funzionano poco. Se poi si rompono, non si trova il modo di aggiustarle. E il Pd non è riuscito a mettere in pista, soprattutto nella sua roccaforte Bologna, personaggi presentabili
E sentire adesso Bersani che quasi lancia un messaggio al povero governatore Stefano Bonaccini (“attento a non spegnere la fiammella che ha fatto dell’Emilia Romagna una delle regioni in vetta a tutte le classifiche”) fa un po’ sorridere: ma scusi, Bersani, voi dove eravate e cosa avete fatto in tutti questi anni. E Bonaccini, che governa da neanche quattro mesi, che colpe può avere?
Ci sembra quasi che un certo Pd regionale e nazionale continui narcisisticamente a guardarsi lo specchio, ammirandosi e imbrodandosi, vantandosi di quanto è bello. Non si è accorto però che quell’immagine la vedono solo loro, Bersani e vecchia compagnia una volta regnante, perchè lo specchio si è crepato (anzi, rotto) da un pezzo..