Dal Quoitidiano Nazionale di domenica 18 agosto 2013

 

IN PRIMIS c’è lui, Enrico Letta, che oggi apre i lavori del Meeting di Rimini. Poi, fra gli altri, arriveranno Angiolino Alfano e Maurizio Lupi. Una corazzata di governo, insomma: il premier Pd, il suo vice Pdl e il potente ministro dei trasporti, sempre Pdl, di stretta osservanza ciellina e di fatto nuovo leader politico di Comunione e Liberazione dopo che Roberto Formigoni (70 presenze come relatore o ospite nelle precedenti 33 edizioni del Meeting, zero quest’anno) è caduto in disgrazia, anche a casa sua. Meeting di Rimini che un po’ l’incubatrice di questo strano esecutivo delle larghe intese Pd-Pdl. Perchè se Giorgio Napolitano è di fatto il ‘papà’ del ticket Letta-Alfano, Cielle è in qualche modo la ‘madre’. In fondo è nato tutto qui a Rimini, ormai un decennio fa, quando ancora Berlusconi era in auge e duellava con Prodi, però si capiva lontano un miglio che questa guerra dei Roses non poteva durare in eterno, per il bene dell’Italia.
E GIÀ ALLORA un gruppo di bravi e rampanti ragazzi onorevoli, molti di loro di scuola Dc, hanno cominciato a cercare un vero dialogo nell’unico posto, senza retorica, dove in Italia i politici riescono ancora a parlare senza accoltellarsi: il Meeting, appunto. A capo di questi bravi ragazzi c’erano Enrico Letta e Maurizio Lupi. Poi si sono aggiunti Angiolino Alfano, Mario Mauro e decine di altri parlamentari; in parole povere, il governo di oggi. Letta e Lupi si sono inventati l’«intergruppo parlamentare per la sussidiarietà», che tradotto vuol dire: «Troviamo qualcosa che ci unisca e non solo ci divida». Nell’estate di due anni fa, quando Giorgio Napolitano frustò i politici italiani proprio da Rimini, al suo fianco al tavolo dei relatori c’erano — guarda caso — Enrico Letta e Maurizio Lupi. E l’anno scorso l’intergruppo per la sussidiarietà organizzò sempre al Meeting l’incontro: «Sono ancora possibili riforme condivise», un titolo profetico se rivisto oggi.
IL MEETING 2013 («Emergenza uomo» il tema) stravede per questo esecutivo e non a caso ha invitato a Rimini ben dieci ministri: mezzo governo. Prima dell’intervento di Letta, oggi — sia pure con una videointervista — a Rimini ci sarà anche il presidente della Repubblica. Manco a dirlo, mamma’ Meeting e ‘papà’ Napolitano remano insieme, a Rimini. E si coccolano il loro figlioccio, che chiameremo «Alf-etta» (non è un’auto, ma la strana unione di Alfano e Letta), nato a Roma, concepito a Rimini.