I ladri di biciclette di Bologna

Mi hanno rubato la bicicletta. In pieno centro, a Bologna, via Indipendenza. L’avevo parcheggiata sotto casa. Sigillata e blindata con due lucchetti per cui avevo spesa più della metà che per la bici stessa. Nulla di grave, capita. Capita spessissimo in Italia (ultima statistica: il 60% degli italiani ha subito almeno un furto nella sua […]

Mi hanno rubato la bicicletta. In pieno centro, a Bologna, via Indipendenza. L’avevo parcheggiata sotto casa. Sigillata e blindata con due lucchetti per cui avevo spesa più della metà che per la bici stessa.

Nulla di grave, capita. Capita spessissimo in Italia (ultima statistica: il 60% degli italiani ha subito almeno un furto nella sua vita del mezzo a due ruote senza motore), ancora più…spessissimo a Bologna.

Da tutti i bolognesi a cui ho raccontato la mia disavventura, ho ricevuto perlopiù i seguenti rimbrotti:

1) Ma perche l’hai lasciata in via Indipendenza?

2) Ma non avevi un cortile-giardino dove custodirla?

3) Scusa, ma perchè di notte non te la portavi in casa?

4) Sei un po’ fesso, hai sbagliato a comprarti la bicicletta.

Confesso, ad un certo punto mi è presa una crisi d’identità. Per la serie: ma il colpevole sono io o il ladro?

Rispondo alle domande di cui sopra: la bici l’ho lasciata in via Indipendenza perchè abito lì, e penso-spero di avere il sacrosanto diritto di lasciarla sotto casa; non ho un giardino-cortile dove custodirla e se di notte me la portavo nel mio mini appartamento, o entravo io, o la bici.

Ovviamente me ne farò una ragione, ma vorrei togliermi la soddisfazione di porre stavolta io alcune domande a Bologna (intesa come amministrazione della cosa pubblica) e ai bolognesi (la gente qualunque, tu che mi leggi).

1) A Bologna: proprio in queste ore ho letto che il Comune lancia la campagna per rimuovere le bici-carcassa che ‘deturpano’ l’ambiente e che non vengono rimosse dai proprietari. Bene, prima di prendervela con i legittimi proprietari di un mezzo, perchè non provate a tenere gli occhi aperti contro i ladri?

2) Anticipo la risposta scontata alla mia domanda precedente: ma dai, non si può, è impossibile, siamo in pochi, ci vorrebbero migliaia di agenti, come si fa. eccetera eccetera. Bene, però poche ore dopo che la mia bicicletta si è volatizzata, ho visto una serie infinita di vigili urbani e ausiliari del traffico che setacciavano le vie del centro e riempivano di multe i parabrezza delle auto. Ovunque ti giri, poi, c’è una telecamera (Siria, Rita e via con altri mille nomi) che ti fotografa e ti multa se sbuchi col muso della tua auto per mezzo metro in una zona off limits. Domando e un po’ provoco: ma se tutte queste telecamere, oltre che per la tutela delle casse comunali, ogni tanto le usassimo anche per tutelare noi cittadini e la mia defunta bicicletta? Non mi farebbe per niente schifo. Mi fa arrabbiare una cosa: abbiamo costruito delle macchine da guerra per controllare, multare e punire il cittadino per bene che fa una piccola maracchella, ci abbiamo dato sù, ci siamo assuefatti e rassegnati per cose ben più serie. Che non sarà la mia (ex) bici, ma la nonnina che a mezzogiorno in pieno centro viene scippata (ti rispondono a braccia allargate: meglio non girare da soli…), o la ragazza che a mezzanotte viene struprata nelle periferie (braccia allargate: ma cosa ci faceva in giro a quell’ora?)

3) Eh no, Bologna e soprattutto bolognesi: svegliateci! Svegliamoci! La nonnina ha il diritto di girare a mezzogiorno da sola così come la ragazza deve poter passeggiare a mezzanotte dove le pare. E’ un diritto che va difeso con i denti. Così come io ho il diritto di parcheggiare la bicicletta sotto casa senza avere la quasi matematica certezza (a Bologna mi dicono tutti così) che tanto ti verrà rubata. Il cambiamento parla anche da questa svolta. Ci siamo rassegnati troppo, su tutto. Alziamo la testa, alziamo la cresta!

P.S. Dimenticavo: mi dicono (ci hanno fatto anche un documentario i ragazzi del Dams di Bologna) che se vado in via Zamboni ritrovo in un baleno la mia bici. La rivendono lì. Lo sanno tutti. Bene, se lo sanno tutti, cosa ci stanno a fare le forze dell’ordine?