Qua ormai non funziona più nulla. E pensare che siamo (sigh) nel ‘modello Emilia’, non in Burundi. Ieri, nel Reggiano, un bus con 40 studenti a bordo ha preso fuoco. Tutti salvi, ma lo spavento è stato grande. Adesso Seta (società che gestisce i trasporti pubblici fra Modena e Reggio) ha aperto un’inchiesta per capire cosa può essere accaduto. Un errore dell’autista, una casualità? Chissà, per l’episodio specifico tutto è possibile. Ma diventa incredibile scoprire che negli ultimi nove mesi nove bus sono stati divorati dalle fiamme in  provincia di Modena e qualcuno in meno nel Reggiano. E in totale Seta ha in carico un paio di centinaia di mezzi,  non tre milioni.

E allora vogliamo domandare in maniera seria ai signori di Seta ma anche agli amministratori pubblici di Reggio e Modena (se è vero che poi su quei mezzi ci va la popolazione, spesso gli studenti, non certo i marziani): ci volete spiegare cosa sta succedendo? E provate a trovare il rimedio? Se i mezzi sono troppo vecchi, poche storie:  cambiateli. E non veniteci a dire che mancano i soldi, altrimenti vi mandiamo alle calcagne qualche cronista per vedere se ci sono sprechi in giro e siamo stracerti che ne troveremmo. Sprecare è peccato, ancora di più se poi con questi sprechi si finisce per tirare la cinghia su ciò che dovrebbe essere alla base del servizio, cioè i bus, oggi scalcagnati e malridotti. Prendono a fuoco in continuazione