Basta con le Regioni dei magna-magna

Scusate se ancora mi scandalizzo. Ma leggere oggi in esclusiva sul Carlino il resconto _ firmato dalla Corte dei Conti, non dal primo che passa per la strada _ sugli spendaccioni della Regione Marche mi ha letteralmente sconvolto. Non parliamo di milioni di euro, intendiamoci, ma di piccoli e medi escamotage per farsi rimborsare di tutto […]

Scusate se ancora mi scandalizzo. Ma leggere oggi in esclusiva sul Carlino il resconto _ firmato dalla Corte dei Conti, non dal primo che passa per la strada _ sugli spendaccioni della Regione Marche mi ha letteralmente sconvolto.

Non parliamo di milioni di euro, intendiamoci, ma di piccoli e medi escamotage per farsi rimborsare di tutto (e da noi contribuenti) per continuare a vivere da Nababbi in questo paese dei balocchi che si chiama Regione.

Io mi scandalizzo se il Pd (tranquilli non è un accanimento politico; ce n’è per tutti i partiti) utilizza in qualche modo dei soldi miei per pagare l’8 marzo le mimose (164 euro) alle sue segretarie. Io, e tutti noi comuni mortali, se l’8 marzo vogliamo fare un regalo alle nostre colleghe d’ufficio, tiriamo fuori i soldi dal nostro portafogli, non il bancomat aziendale (che fra l’latro sarebbe anche privato, non pubblico come quello della Regione).

Io mi scandalizzo se un assessore regionale dell’Udc va a Rimini agli esercizi spirituali di Rinnovamento dello Spirito e fa la nota spese da 340 euro.

Io mi scandalizzo se un consigliere Pdci-Prc si compra un libro sul piacere sessuale delle donne e lo mette nel conto (16 euro e 80) e ha pure la faccia tosta di dire che gli serve per il lavoro. Sapete quanti libri ho comprato con i miei soldi pensando che potessero essermi utili per il lavoro e non certo volumi dedicati all’orgamo femminil? Penso anche voi.

Io mi scandalizzo se questi signori, che prendono migliaiai e migliaia di stipendio al mese, non dimentichiamolo,  si fanno rimborsare tutto, ma proprio tutto. Anche le cene di beneficienza. Anche i film e la musica scaricati da internet.

Io mi scandalizzo ( e passo alla Regione Emilia Romagna) se Errani e soci si vantano di essee bravi e quasi con l’aureola e col petto in fuori dimostrano come, negli ultimi anni, abbiano risparmiato quasi il 30% nelle auto blu. Abbassate la cresta, cari signori: ma se nei primi 6 mesi del 2013 hanno speso 177mila euro per 13 persone, prima cosa bisognava fare, impiccarvi?

No, cari amici, qui c’è davvero da rivedere tutto. Rivedere il significato della politica che, per carità, non deve neanche essere una pratica per morti di fame, ma basta _ basta, basta! _ con questo magna-magna continuo e scellerato, magna-magna che non violerà i codici penali o civili, ma che di sicuro rappresenta un insulto al buonsenso e alla decenza.

E’ soprattutto nelle Regioni che si consumano tutti questi scandali. E allora, lasciatemelo dire, accaniamoci pure contro le Province, aboliamole, risparmiamo, ma cominciamo anche seriamente a pensare all’idea di chiudere  questi baracconi regionali dove si sperperano milioni e milioni di euro.

E se poi non ci sono i soldi per riparare le buche nelle strade o per pulire i fiumi che provocano le alluvioni, è sempre colpa di Roma ladrona o non si sa bene di chi. Un po’ di colpa vogliamo cominciare a darla a chi va agli esercizi spirituali a nostre spese, a chi regala, a nostre spese, le mimose alle segretarie del suo gruppo, a chi sale in auto blu ogni giorno per andare casa all’ufficio, a chi si compra un libro e lo mette nel conto del contribuente?

Sobrietà vuol dire dare un taglio netto, definitivo, a tutto cio.