Domenica è la giornata per la vita. L’unica, vera, grande, cosa (che brutta… cosa chiamarla cosa, va beh..) che abbiamo.  La cosa da cui nasce tutto. La cosa che non possiamo manipolare, anche se ci proviamo in tutti i modi, nei nostri deliri di onnipotenza, a manipolare. L’inizio della vita, il durante, la fine. Proviamo a manipolare il mistero, ma alla fine è impossibile, anche se ce la mettiamo tutta. Mi ha colpito nei giorni scorsi la confessione delle gemelle Kessler e del loro patto: se una delle due finisce in coma, l’altra l’aiuterà a morire. Magari succederà, per carità, ma novantanove volte su centi queste teorie diventano carta straccia quando entra, prepotente, la realtà. E allora cambia, o può cambiare, tutto. Ecco perchè mettere dei ‘protocolli’ per regolamentare la vita (aborto fino a tot mesi, ok all’eutanasia se…, ecc…) è assurdo, non ha senso. La vita (per fortuna) straripa.  Misteriosamente.

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