SE MOSÈ ridiscendesse dal Sinai e si dirigesse a Casalmaggiore, Bassa padana, provincia di Cremona, non si risparmierebbe un sorriso di compiacimento. Merito di Orlando Ferroni, capogruppo di Forza Italia nella maggioranza di centrodestra, e della proposta che ha formulato con un ordine del giorno: inserire i dieci comandamenti nel regolamento di polizia urbana. «Oggi- spiega Ferroni – abbiamo tanto bisogno di chiarezza. Quasi tutti i giorni escono nuove leggi che poi necessitano di linee guida, di giuristi, di avvocati che le interpretino. C’è una grande difficoltà a capire cosa impone la legge. Un giorno riflettevo con quelli del mio gruppo su come una volta tutto fosse molto più semplice. Andando indietro nel tempo, si è arrivati a Mosè. Bastano due parole per ogni legge: non uccidere, non rubare. Uno entra nel nostro territorio, trova affissi i dieci comandamenti e capisce subito come si deve vivere qui. Senza voler imporre a nessuno una religione che non è la sua».

A Casalmaggiore maggioranza e opposizione hanno appena finito di scontrarsi per un imponente crocifisso del ’700 esposto nella sala consiliare. L’iniziativa di Ferroni riattizza le polemiche. «Casalmaggiore – reagisce dal centrosinistra Pierlugi Pasotto – ha delle problematiche molto più stringenti. Da casalasco e da amministratore, mi spiace vedere cadere nel ridicolo una istituzione così importante come quella comunale, che dovrebbe essere la casa di tutti».
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