Riceviamo quotidianamente reclami dai pendolari della direttrice 23 (Stradella-Pavia-Milano) che lamentano un costante degrado del materiale rotabile. La cosa preoccupante è che questo fenomeno si sta estendendo a diversi treni colpendo i pendolari sia durante il viaggio del mattino che in quello serale. Il caso più eclatante e costante riguarda il Regionale 20256 (Piacenza 6.20-Milano Greco Pirelli 8.10), largamente utilizzato dai pendolari diretti a Milano, che cade letteralmente a pezzi.
Armando Accardo
Coordinamento Provinciale Pendolari Pavesi

IL NOSTRO pendolare ci invia anche alcune immagini a corredo del suo cahier de doleance. Elementi in legno «imbullonati» su alcuni sedili. Degrado delle carrozze. Carenza del materiale rotabile e di conseguenza scarsa composizione dei treni che si presentano già pieni alla fermata di Bressana Bottarone e sono simili a un carnaio all’arrivo. Carrozze chiuse perché inagibili. Domanda inevitabile: è davvero così difficile viaggiare da Pavia e dal Pavese alla vicina Milano? E’ possibile che una manciata di poche decine di chilometri venga raddoppiata, triplicata, decuplicata da disagi, ritardi, degrado? Si direbbe di sì. L’amico Accardo ce lo conferma tristemente con un’altra delle sue mail. Nella giornata del 20 marzo diverse segnalazioni di pendolari della sub-urbana 23126 (Pavia 7.39-Milano Bovisa 8.35) hanno lamentato il numero insufficiente di carrozze, tre soltanto: davvero poche per un treno che viaggiava in pieno orario da pendolari. Carenze riscontrate anche sulla nuovissima S13, nata per migliorare i collegamenti fra Pavia e Milano. E adesso diamo e diamoci un buona notizia. Alessandro Alberti ci informa che nella stazione di Renate-Veduggio (di cui il pendolare lamentava l’abbandono scrivendo alla nostra rubrica) sono state installate (finalmente anche se con orari diversi) due obliteratrici. Come a dire, si ricomincia. Speriamo.

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