Sui nostri treni possiamo fare un tuffo

INVIO questo splendido esempio di piscina coperta fotografata il 29 luglio sul regionale 2165 Milano Centrale-Arquata Scrivia. Un pensiero gentile delle ferrovie per gratificare il pendolare non ancora in vacanza. Anche nella mattinata del 30 una lieta sorpresa: il parco acquatico al coperto. I sedili della quarta carrozza del regionale 20256 Piacenza-Milano lato destro presentavano vistose […]

INVIO questo splendido esempio di piscina coperta fotografata il 29 luglio sul regionale 2165 Milano Centrale-Arquata Scrivia. Un pensiero gentile delle ferrovie per gratificare il pendolare non ancora in vacanza. Anche nella mattinata del 30 una lieta sorpresa: il parco acquatico al coperto. I sedili della quarta carrozza del regionale 20256 Piacenza-Milano lato destro presentavano vistose pozze d’acqua e lucernari gocciolanti.  Simona Vercesi, Stradella (Pavia)

COSA rispondere a Simona Vercesi, da anni nostra affezionata corrispondente, puntualissima nel registrare e segnalare mali e magagne delle ferrovie lombarde? «Piove sui nostri volti silvani», canterebbe il Vate. Il fatto è che, purtroppo non piove solo sul pineto dannunziano, ma anche all’interno delle carrozze delle nostre quotidiane odissee ferroviarie.

Che davvero, come ipotizza amaramente Simona, le nostre ferrovie abbiano voluto rivolgere un pensiero gentile a quanti, in questo luglio quasi novembrino, non sono ancora approdati alle sospirate ferie? Ecco allora le piscinette al coperto (coperto?). E quando, fatto assai raro, non piove e l’estate accenna timidamente a fare il suo dovere, intervengono altre cause di disagio. Che non sfuggono a Simona Vercesi, anche perché le vive sulla sua pelle di pendolare. Ecco cosa ci scrive del viaggio di ritorno di giovedì 31 luglio: «A causa di un guasto nella stazione di Pavia i treni della direttrice hanno accusato gravi ritardi, nell’ordine di 60-90 minuti. Pertanto, dopo essere giunta con il regionale per Arquata a Pavia con 15 minuti di ritardo, ho dovuto attendere ben 40 minuti prima di vedere spuntare un convoglio diretto a Stradella. Infatti i solerti dell’ufficio movimento di Pavia, dato il disagio già provocato, hanno ritenuto opportuno far partire il regionale 20281 pressoché vuoto piuttosto che farlo attendere 10 minuti».

gabriele.moroni@ilgiorno.net