Se hai un handicap non prendi il treno

VIAGGIO molto e non soltanto per ragioni di lavoro. Mi viene spesso da chiedermi cosa si fa nelle nostre stazioni per venire incontro alle esigenze delle persone con problemi di mobilità. Ho sempre l’impressione (e spero che si tratti solo di una impressione) che nei nostri scali ferroviari queste persone non sempre vengano agevolate come […]

VIAGGIO molto e non soltanto per ragioni di lavoro. Mi viene spesso da chiedermi cosa si fa nelle nostre stazioni per venire incontro alle esigenze delle persone con problemi di mobilità. Ho sempre l’impressione (e spero che si tratti solo di una impressione) che nei nostri scali ferroviari queste persone non sempre vengano agevolate come dovrebbero. Gianfranco, Milano

SI STA LAVORANDO nella direzione giustamente sottolineata dal nostro lettore. Se n’è parlato pochi giorni fa in un convegno a Palazzo Pirelli, a Milano. Al momento solo l’80 per cento delle stazioni della rete Ferrovienord è pienamente accessibile alle persone con mobilità ridotta. Ma entro il 2016, ha annunciato l’ad di Ferrovienord, Marco Barra Caracciolo, tutte le stazioni saranno pienamente accessibili. Sugli oltre 320 chilometri di rete gestiti da Ferrovienord sono più di 120 le stazioni presenti nelle province di Milano, Brescia, Varese, Como, Monza Brianza e Novara. Un investimento di 65 milioni di euro dalla Regione Lombardia, nel biennio 2013-2015, ha consentito di adeguare gli standard di accessibilità delle stazioni. In concreto, sono stati effettuati interventi di innalzamento delle banchine a 55 centimetri (in modo da agevolare l’accesso alle vetture), installazione di ascensori per l’ingresso delle carrozzine, realizzazione di sottopassi, rampe, scivoli, adeguamento delle porte d’ingresso, realizzazione di parcheggi riservati. Le stazioni con banchina alta sono passate dalle 54 del 2013 alle attuali 68. Gli ascensori che consentono l’ingresso delle carrozzine sono più che raddoppiati: dai 42 del 2013 ai 102 del 2015. Nel convegno che citavamo, Barra Caracciolo ha annunciato che Ferrovienord ha avviato il progetto Zona Blu: un’area della banchina sul binario con zone di attesa destinate a questi viaggiatori, telecamere ed help-point. L’ad di Trenord, Cinzia Farisè, ha spiegato che l’azienda dispone di 183 treni di ultima generazione (il 50 per cento della flotta) completamente accessibili alle persone a ridotta mobilità. Da luglio Trenord attiverà un numero verde. È prevista anche la formazione di personale specializzato, di bordo e di terra. Come vede, caro lettore, si è fatto molto nella direzione che sta a cuore a tutti di fare sentire queste persone (e non sono poche) viaggiatori come gli altri. gabriele.moroni@ilgiorno.net