NEGLI ultimi cinque giorni lavorativi (la mail è del 3 dicembre, Ndr) per ben quattro volte il treno che arriva alle 7.10 in Bovisa da Meda viene soppresso senza alcuna motivazione, lasciando centinaia di pendolari diretti a Rogoredo a vedere il proprio treno trasformarsi nel 7.25 per Pavia. Trenord prevederebbe un bonus, che non viene praticamente mai rimborsato, nonostante ritardi e soppressioni sempre più frequenti.
Donato Milione, linea Meda-Milano

SIAMO stati costretti, scusandoci, a tagliare la mail del pendolare brianzolo, ricca di spunti (tutti dolenti) che cerchiamo di sintetizzare. C’è anzitutto un problema di sistematiche soppressioni di un treno del mattino, e questo si commenta da solo. Avviene una metamorfosi. Il convoglio cancellato cambia pelle e si trasforma in un altro, con destinazione diversa. Quanto al risarcimento, il nuovo contratto di servizio per il trasporto ferroviario prevede che il riconoscimento del bonus avvenga in base a un indice di affidabilità del servizio che viene calcolato ogni mese per ciascuna direttrice. Per le direttrici il cui servizio si svolge prevalentemente su reti FS lo standard minimo oggi è pari al 5%; per le direttrici prevalentemente su rete Ferrovie Nord è del 4%; per la linea suburbana S5 Varese-Milano Passante-Treviglio, il cui servizio è stato affidato con gara all’associazione temporanea d’impresa formata da Trenord e Atm, lo standard minimo per l’indice di affidabilità è del 4%. Complicato ma vero. Queste sono le regole e questi sono gli standard.
IL NOSTRO pendolare non si ferma qui. Lamenta che, l’ultima volta, il personale di stazione non è stato in grado di dare spiegazioni «quando, infuriati, io e un altro pendolare (che aveva un importante appuntamento di lavoro) le abbiamo chieste». Oltre a questo, «il call center dell’800.500005 è subissato di lamentele e suggerisce di compilare il modulo di reclamo “Entro 30 gg avrete risposta”. Ci hanno suggerito di lamentarci in Regione Lombardia. Siamo stanchi …».  Ricordiamo, intanto, che il Consiglio regionale lombardo ha approvato alcune importanti modifiche alla disciplina del trasporto. I «portoghesi» scoperti sprovvisti di biglietto sui mezzi pubblici e treni regionali dovranno pagare multe che da 20 a 50 volte il prezzo del biglietto salgono da 30 a 100 volte. Con un augurio che ci permettiamo di formulare. Che le nuove norme vengano applicate a tutti, soprattutto ai prepotenti, agli arroganti, ai lavativi che, come ci segnalano i nostri lettori, pretendono di viaggiare gratis.

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