Quando la fascia di garanzia è solo un esercizio di parole

Sciopero, incubo di chi si sposta in treno. Con l’ultimo del 19 febbraio abbiamo ricevuto numerose segnalazioni dall’utenza sul mancato rispetto dei servizi previsti per le cosiddette «fasce di garanzia» (dalle ore 6 alle ore 9 e dalle ore 18 alle ore 21) e del conseguente grave disagio che ha colpito migliaia di pendolari. Armando […]

Sciopero, incubo di chi si sposta in treno. Con l’ultimo del 19 febbraio abbiamo ricevuto numerose segnalazioni dall’utenza sul mancato rispetto dei servizi previsti per le cosiddette «fasce di garanzia» (dalle ore 6 alle ore 9 e dalle ore 18 alle ore 21) e del conseguente grave disagio che ha colpito migliaia di pendolari. Armando Accardo, Coordinamento provinciale Pendolari Pavesi

«VERIFICHEREMO» è stata la risposta di Trenord a cui abbiamo girato la mail del nostro lettore, inviata anche alla Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

Il portavoce dei pendolari pavesi ci segnala una serie di situazioni di mancato rispetto dei servizi per le fasce garantite, in occasione dello sciopero dei ferrovieri autonomi dell’Or.Sa. Il treno 3981, partenza da Alessandria alle 5.12. arrivo a Milano alle 6.35, era stato indicato nella informativa di Trenord in partenza alle 6, quindi quasi 50 minuti dopo, per rientrare nella fascia di garanzia. Secondo l’amico pendolare, è invece partito puntuale alle 5.12. Sono stati soppressi convogli in fascia garantita sulla linea Pavia-Milano: treno 23252 Pavia 18.09-Milano Bovisa 19.05; treno 23263 Milano Bovisa 19.25-Pavia 20.21; treno 232258 Pavia 18.39-Milano Bovisa 19.35. Non si è provveduto con soluzioni di pullman sostitutivi. Diverse direttrici ferroviarie gestite da Trenord sono rimaste senza treni e pullman. Più fortunati i pendolari di linee dove viaggiavano anche mezzi Trenitalia che hanno avuto la possibilità di viaggiare su treni regionali o su Intercity. I pendolari della Alessandria-Mortara-Milano denunciano variazioni di percorso subite da treni «protetti». Il regionale 2675 Milano Porta Genova 17.53-Alessandria 19.02 è stato fatto partire, anziché alle 18 dalla stazione di Milano Porta Genova, dalla stazione successiva di Milano S. Cristoforo attorno alle 18.08, lasciando a piedi quanti attendevano la partenza da Porta Genova: quindi la tratta Porta Genova-S. Cristoforo è stata soppressa. Secondo Accardo «appare evidente l’incapacità di Trenord a organizzarsi e prevenire situazioni di forte disagio preannunciato: molti treni che sono stati soppressi erano stati annunciati come tali fin dalle prime ore della giornata, quasi a farci supporre che Trenord fosse consapevole che non avrebbe “de facto” comunque consentito la circolazione di alcuni treni (formalmente dati per “garantiti”)».

gabriele.moroni@ilgiorno.net