SIGNORA Ornella, è contenta? Da anni la signora Ornella vende ricordini papali, giocattoli, giornali accanto alla casa natale di Giovanni XXIII. Ci ha detto un giorno, un po’ rammaricata: «Con Papa Giovanni ho fatto un patto: morirò quando ti vedrò santo».No, cara, dolcissima signora Ornella Papini. Il suo patto è bellissimo, tanto bello che non richiede neppure di essere rispettato. Si goda la notizia tanto attesa. Si goda le campane a distesa a Sotto il Monte. Ci piace pensare che Papa Francesco abbia compreso che per la gente Giovanni XXIII era già santo da tanto tempo e che non era necessario quel secondo miracolo richiesto dalla severa legge canonica. Il miracolo di Papa Giovanni è qui, nel suo paese, nella sua terra. Sono i pellegrini che a cinquant’anni dalla scomparsa non smettono di arrivare a frotte.

È racchiuso in una stanza di casa Roncalli dove i padri del Pime custodiscono centinaia e centinaia di fiocchi azzurri e rosa, in ognuno la storia di una maternità cercata, desiderata, sognata, anche ottenuta. È nelle testimonianze, nei racconti come quello che ci faceva la Ornella. «Tanta gente è sicura di avere ricevuto una grazia da lui. Ricordo una signora di Pavia. Era incinta all’ottavo mese quando è finita in coma dopo un incidente d’auto. C’era qui la mamma, pregava, piangeva. La signora si è risvegliata, il bambino è nato sano. Una domenica sono venuti tutti e quattro, lei, il bambino, il marito, la mamma».
«Vox populi». E questa volta è anche la Voce di Dio.
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