OGNI VOLTA che prendo un treno (tutti i giorni o quasi, ormai da tanti anni) e che il treno si ferma in una stazione, anche in provincia, anche piccola, mi chiedo cosa c’è dall’altra parte. Una città, un paese. Monumenti, arte, tradizioni. Biblioteche, dialetti che stanno scomparendo. Gente. Persone che avrebbero storie da raccontare. Mi chiedo perché i treni non possano diventare un mezzo, un tramite per conoscere il nostro territorio. Piergiovanni, Milano

C’È UN’INIZIATIVA che va incontro al giusto desiderio del nostro lettore e di chissà quanti altri ancora, sparsi per la regione. La segnaliamo con piacere e la segnaleremo ancora. Si chiama «Italian Train Experience» (Ite), è stata organizzata da Rete Ferroviaria Italiana con il pittore Ugo Nespolo. Hanno aderito Magenta e altre cinque città lungo la linea ferroviaria Milano-Torino: Rho (Fiera), Trecate, Santhià, Chivasso, Torino (Porta Susa). Una app e un portale internet e si va alla scoperta della città. Prendiamo il caso di Magenta, di cui Il Giorno si è occupato di recente. Durante i mesi dell’Expo, Magenta è stata la seconda città dopo Rho per ricettività turistica. Il portale è partito con l’Expo, l’abbellimento della stazione è iniziato un paio di mesi fa, con anche i pannelli di Nespolo che raffigurano i luoghi di Magenta e i suoi monumenti storici. Sulla pensilina della stazione si trovano gli itinerari, da una, tre, sei ore, che vengono consigliati da Ite. I luoghi della celebre battaglia della Seconda guerra d’indipendenza, combattuta nel 1859 dai francesi dell’imperatore Napoleone III contro gli austriaci, il monumento al maresciallo di Francia e duca di Magenta Patrice de Mac Mahon, l’Ossario, il museo di Casa Giacobbe (dove ebbe luogo lo scontro più epico e cruento). La basilica di SanMartino. La chiesa di Santa Maria Assunta. La Casa Segreta di via Diaz. E per concludere la possibilità di camminare nella quiete della Riserva della Fagiana. IN PROGRAMMAanche un calendario di appuntamenti culturali. Dal 16 gennaio al 20 aprile si terrà Magenta Cultura sul tema “La libertà”, al Teatro Lirico e al Cinemateatro Nuovo, con i filosofi Massimo Cacciari e Umberto Galimberti, il linguista Raffaele Simoni, l’attore Natalino Balasso. Il 4 giugno, come da tradizione consolidata, la rievocazione in costume della battaglia di Magenta. Uno spettacolo sempre suggestivo. Come vede, caro lettore, c’è tutto un territorio di cui andare alla scoperta per riceverne gradevoli sorprese. E sarebbe bello se altre città, su altre linee ferroviarie, seguissero l’esempio di quelle che abbiamo citato e aderissero all’iniziativa di Rfi. Ancora più bello se scattasse un effetto di moltiplicazione. [email protected]