Maleducati in carrozza, solo colpa dei giovani?

OGNI VOLTA che viaggio in treno (praticamente tutti i giorni) rimango colpito dalla maleducazione di tanti giovani passeggeri. Piedi sui sedili. Voci altissime. Musica. Incorreggibili. E anche impuniti la maggior parte delle volte. Perché, se qualcuno si permette di fare una osservazione o una educata rimostranza, il rischio minore che corre è quello di essere guardato […]

OGNI VOLTA che viaggio in treno (praticamente tutti i giorni) rimango colpito dalla maleducazione di tanti giovani passeggeri. Piedi sui sedili. Voci altissime. Musica. Incorreggibili. E anche impuniti la maggior parte delle volte. Perché, se qualcuno si permette di fare una osservazione o una educata rimostranza, il rischio minore che corre è quello di essere guardato male. Gianfranco, Varese

IL NOSTRO AFFEZIONATO lettore varesino torna sull’argomento (peraltro importantissimo) della maleducazione ferroviaria. È vero. Noi che abbiamo i capelli grigi o in via di estinzione siamo più propensi a notare i cattivi comportamenti dei più giovani, Attenzione, però, caro Gianfranco: la maleducazione non ha età e non conosce steccati generazionali. Chi è maleducato da giovane, lo sarà anche da uomo maturo e da vecchio. In treno ci s’imbatte in signori e signore di età ragguardevole che raccontano di sé e delle proprie edificanti esistenze a tutto lo scompartimento. Cellulari con suonerie da allarme rosso spuntano anche dalle tasche dei plurimaggiorennni. Non parliamo di quelli che nelle ore di punta sono pronti quasi allo scontro fisico per accaparrarsi un posto. Vogliamo spezzare una lancia a favore dei più giovani perché sono in molti a meritarlo. Un anno fa Trenord e l’Ufficio Scolastico Regionale del Lombardia hanno firmato un Protocollo d’intesa per un piano pluriennale per promuovere la cultura del treno e l’educazione in viaggio. Sono stati premiati gli studenti di 33 scuole lombarde. Fra loro (citazione che facciamo volentieri) gli ormai ex studenti della 5a Tecnico della gestione aziendale dell’istituto Santachiara di Stradella che hanno realizzato un video sul vandalismo ferroviario e in particolare sul fenomeno del graffitismo. Quindi, caro Gianfranco, ci sono ragazzi che fanno sperare. Adesso cambiamo musica per mettere la solita musica in fatto di lamentele, proteste, segnalazioni di disagi. Da Cerano (Novara), Massimo Moletti comunica che il 4 novembre il treno partito da Novara per Pioltello «era peggio di un carro bestiame, anzi un treno di trasportati a cui è chiesto pure di pagare un lauto prezzo». Simona Vercesi, nostra assidua corrispondente dall’Oltrepò Pavese, segnala che il 3 novembre «il regionale 10890 (competenza Trenord) ha viaggiato con carrozze prive di riscaldamento e di conseguenza completamente gelide. Il diretto 2674 (di competenza Trenitalia Piemonte), oltre a garantire un confortevole viaggio in piedi ai passeggeri saliti a Bressana e Pavia, viaggiava con oltre 12 minuti di ritardo per guasto alle porte».

gabriele.moroni@ilgiorno.net