Little Tony, non finisce qui

L’immensa partecipazione popolare ai suoi funerali ha fatto capire ai troppi snob che allignano nella penisola chi è stato Little Tony, cosa ha rappresentato per più di una generazione e soprattutto quanto è stato amato. Lo ha ripagato (risarcimento postumo, purtroppo, ma da noi è quasi una legge naturale) delle troppe cattiverie che gli si riversarono […]

L’immensa partecipazione popolare ai suoi funerali ha fatto capire ai troppi snob che allignano nella penisola chi è stato Little Tony, cosa ha rappresentato per più di una generazione e soprattutto quanto è stato amato. Lo ha ripagato (risarcimento postumo, purtroppo, ma da noi è quasi una legge naturale) delle troppe cattiverie che gli si riversarono addosso nel corso della carriera. Nel 2008 si presentò per l’ultima volta a Sanremo, già malato. Interpretò, dimostrando una volta di più di essere non solo cantante ma anche interprete, un brano intenso, struggente, stupendo. S’intitolava “Non finisce qui” e riascoltato oggi suona come un addio. Venne stroncato impietosamente, qualificato come tramontato, sorpassato, patetico, folcloristico. Fu l’ultima malevolenza che gli si abbattè addosso, certamente la più gratuita e ingenerosa. No, non finisce qui, vecchio amico. In tanti ti hanno voluto bene. Non finisce qui. Ciao, amico.