Legnano sempre trascurata, ora però datevi da fare

ANCHE se con gli anni ho sempre meno occasioni di viaggiare, quando lo faccio ho l’impressione che la stazione di Legnano, la mia città, sia poco servita o non lo sia come dovrebbe e come meriterebbe. Mi riferisco, ovviamente, ai collegamenti con Milano. Mi chiedo perché, dal momento che si tratta di uno centro importante, […]

ANCHE se con gli anni ho sempre meno occasioni di viaggiare, quando lo faccio ho l’impressione che la stazione di Legnano, la mia città, sia poco servita o non lo sia come dovrebbe e come meriterebbe. Mi riferisco, ovviamente, ai collegamenti con Milano. Mi chiedo perché, dal momento che si tratta di uno centro importante, uno dei più importanti dell’hinterland milanese. Mi chiedo ancora: si sta facendo qualcosa per ovviare a questo stato di cose? Maria Teresa, Legnano (Milano)

NON È una impressione, gentile lettrice, ma di un problema che con il tempo si fa sempre più pressante per laMilano-Varese. Lo ha sollevato e non smette di sollevarlo il comitato pendolari di Raffaele Specchia, che da tempo ha evidenziato alcune criticità sulla S5. Per esempio, il contratto di servizio prevede convogli con otto carrozze Tsr, in grado di garantire 864 posti a sedere. Una regola che nelle fasce orarie critiche, sostengono i pendolari, non sempre viene rispettata: i Tsr sono sostituiti dai Vivalto, con cinque o sei vetture, per 558 o 684 posti a sedere, quindi, rispettivamente, con 306 e 180 posti in meno.

QUESTE le principali richieste dei pendolari. Il ripristino della fermata del treno 10405 da Arona alle 7.30. Aggiungere la fermata di Legnano al diretto 10420 per Arona verso le 17. La fermata a Legnano del treno delle 19.48 da Milano Porta Garibaldi per Domodossola. Una possibile fermata anche a Parabiago del diretto da Milano per Luino delle 18.06. Problemi seri che il comitato dibatterà quanto prima in una riunione con i Comuni interessati: oltre a Legnano, Parabiago, San Giorgio su Legnano, Canegrate, Nerviano. E

ADESSO diamo una notizia di servizio. Una buona notizia, anche se non sappiamo a quanti pendolari potrà interessare. Trenitalia ha ridotto da tre giorni a 24 ore soltanto i tempi per richiedere il bonus o l’indennizzo per il ritardo e il bonus per il mancato funzionamento dell’impianto di climatizzazione per i clienti dei servizi nazionali Frecce e Intercity. Il bonus, pari al 25% del prezzo del biglietto acquistato, può essere richiesto per viaggi sulle Frecce Trenitalia già per ritardi compresi fra i 30 e i 59 minuti, ossia sotto la soglia dei 60 minuti prevista dalla normativa comunitaria. Quindi, quella di Trenitalia è una iniziativa autonoma.

PER I RITARDI compresi fra i 60 e i 119 minuti, su tutti i treni a percorrenza nazionale, il viaggiatore può invece optare tra il bonus e l’indennizzo in denaro, pari al 25% del prezzo del biglietto. La percentuale sale al 50% per ritardi pari o superiori ai 120 minuti. Anche l’indennità da ritardo per gli abbonati dell’Alta Velocità può essere richiesta già 24 ore dopo la scadenza dell’abbonamento e sarà calcolata sulla base delle singole prenotazioni effettuate in appoggio all’abbonamento. gabrielemoroni51@gmail.com