La neve non giustifica i disagi sulla Milano-Asso

FORTI disagi venerdì mattina (6 febbraio, ndr) sulla linea Milano-Asso. Siamo consapevoli delle avverse condizioni meteo, ma ancora una volta le informazioni sono state scarsissime se non del tutto assenti. Il servizio deve essere attivo già dalle prime ore del mattino (almeno dalle 5.30). Attivato alle 6.45, quando molti treni sono già in viaggio e parecchi […]

FORTI disagi venerdì mattina (6 febbraio, ndr) sulla linea Milano-Asso. Siamo consapevoli delle avverse condizioni meteo, ma ancora una volta le informazioni sono state scarsissime se non del tutto assenti. Il servizio deve essere attivo già dalle prime ore del mattino (almeno dalle 5.30). Attivato alle 6.45, quando molti treni sono già in viaggio e parecchi viaggiatori sono già giunti a destinazione, è veramente una vergogna.

Comitato Milano-Asso

IL VENERDÌ «NERO» delle ferrovie e non solo, a fare da contrasto con la coltre candida della neve, caduta copiosamente. Ed ecco, come in una rappresentazione andata in scena troppe volte, i treni bloccati, l’assenza di informazioni, le banchine gremite di viaggiatori smarriti, l’assenza di bus sostitutivi. Lo racconta, a Trenord e a noi, la mail del Comitato dei viaggiatori della Milano-Asso. «Si sapeva dell’interruzione della tratta Meda-Mariano già dalle 5.30, ma nessuno ha pensato di fare annunci nelle varie stazioni. Senza contare che, oltre ad essere stato soppresso il bus sostitutivo 612A (ovviamente senza avvisare nessuno), non è nemmeno stato istituito un altro servizio di bus sostitutivi da Mariano a Seveso. Alla mancanza di informazioni si è aggiunta una gestione piuttosto approssimativa del servizio: da Seveso, dopo il treno 22612 (partito alle 6.50, subito dietro il treno S4 712), è partito alle 7.36 l treno 22616, effettuato con cinque pezzi Tsr.

DAL MOMENTO che si era verificato un buco di 45 minuti, le banchine delle stazioni successive erano stracolme e il 22616 era già al limite della sua capacità a Cesano Maderno. Per l’enorme sovraffollamento, è stato fermo per interminabili minuti a ogni fermata, con dietro altri due treni. In definitiva, trovandosi a Seveso alle 6.55, si è arrivati ad Affori alle 8.36, cioè oltre un’ora e 40 minuti dopo. 

PER I VIAGGIATORI delle stazioni a nord di Seveso, ovviamente, la situazione è stata ben peggiore visto che il 1614 è riuscito ad arrivare a Milano Affori con 128 minuti di ritardo. In due ore non si è riusciti neanche a istituire un servizio bus sostitutivo tra Mariano e Seveso. Sarebbe bastato inviare a vuoto il materiale del 22612 o 22616 fino a Meda per recuperare i viaggiatori di Meda in attesa (almeno quelli del 1614 e del 612A). Invece, come al solito, le persone sono state lasciate a sé stesse e senza informazioni, costringendole ad attese interminabili. Infine, nessuno ha pensato alla direzione controflusso, con due pesanti conseguenze: gli studenti sono rimasti a piedi e, non essendoci più materiale ad Asso, i treni dopo le 8.30 sono stati soppressi lasciando due ore di buco».

gabriele.moroni@ilgiorno.net