La neve nelle stazioni pavesi e quei treni in ritardo

Stiamo ricevendo diverse segnalazioni dai pendolari che ci informano come in molte stazioni non sia stato eseguito alcun intervento (causa neve) per la pulizia dei marciapiedi, degli accessi e delle banchine. Considerando che in alcuni paesi dell’OltrepO e non solo è nevicato parecchio in questi due giorni, l’accumulo di neve risulta davvero consistente rendendo difficoltoso, […]

Stiamo ricevendo diverse segnalazioni dai pendolari che ci informano come in molte stazioni non sia stato eseguito alcun intervento (causa neve) per la pulizia dei marciapiedi, degli accessi e delle banchine. Considerando che in alcuni paesi dell’OltrepO e non solo è nevicato parecchio in questi due giorni, l’accumulo di neve risulta davvero consistente rendendo difficoltoso, oltre che estremamente rischioso, accedere ai treni. Il problema maggiore lo si riscontra in quelle stazioni che non sono munite di pensiline e quindi non hanno alcuna protezione dall’accumulo della neve se non il lavoro del personale. In alcune stazioni qualcosa è stato fatto, ma in diverse stazioni non è avvenuto nessun intervento. Tra queste Stradella, Lungavilla, Villamaggiore, Cava Manara, Pinarolo, Bressana Bottarone, Gambolò- Remondò, Vigevano, Broni e l’elenco potrebbe continuare. Chiediamo pertanto che Rfi si attivi affinché vengano garantite le condizioni minime di sicurezza per accedere alle stazioni e ai treni, considerando il rischio delle gelate notturne; inoltre vanno considerati anche i casi in cui con marciapiedi pieni di neve diventa persino difficile vedere eventuali buche o dislivelli. Armando Accardo Portavoce del Coordinamento Provinciale Pendolari Pavesi

ABBIAMO girato a Rete Ferroviaria Italiana la mail del nostro lettore, corredata dalle immagini di stazioni innevate, arrivata in redazione martedì. Questa la risposta di Rfi: «Durante la nevicata dello scorso lunedì la ditta esterna a cui era stata affidata la pulizia e la spalatura della neve in alcune stazioni del Pavese non ha eseguito gli interventi concordati. Per queste inadempienze è stato revocato il contratto di appalto alla ditta incaricata. Rete Ferroviaria Italiana ha dovuto quindi riorganizzare gli interventi, che sono stati completati il giorno successivo. Ci scusiamo con i viaggiatori». Ringraziamo i nostri lettori, gli amici pendolari che in settimana ci hanno inviato numerose mail. Cercheremo di dare a tutte lo spazio che meritano. Dobbiamo un ringraziamento particolare a Fabrizio Uggeri, che già si annuncia come un corrispondente preciso e puntuale dal «mondo» pendolare. Giovedì Fabrizio ci ha inviato due email. Nella prima ci informa che il suo treno Milano-Bologna la sera prima ha viaggiato con oltre un’ora di ritardo per un problema di freni. Il treno si è fermato tra Milano Rogoredo e Lodi, scrive il nostro pendolare, «senza che nessuno comunicasse nulla e mentre entravamo nella stazione di Lodi il capotreno passando nella nostra carrozza comunicava che aveva avuto disposizione di provare a proseguire fino a destinazione, cioè Bologna, ma che non sapeva se il problema si sarebbe ripresentato». Nella seconda mail il nostro pendolare segnala «anche che il treno è tutta la settimana che ha solo sei carrozze e dalla stazione di Milano Centrale le persone non hanno posto a sedere». Treni in ritardo, treni bloccati tra una stazione e l’altra, carrozze imballate, viaggiatori in piedi. Scene di vita pendolare tante volte viste (e vissute).

gabriele.moroni@ilgiorno.net