La Lombardia e i suoi fantasmi: 3mila scomparsi

IN LOMBARDIA c’è un paese di fantasmi. Inutile cercarlo sulle cartine, intestardirsi a rintracciare un cartello stradale. È un borgo evanescente e silenzioso, eppure presente. Lo popolano le 3.303 persone scomparse dal 1974, mai ricomparse e allora censite fra le sparizioni. IL TOTALE NAZIONALE dice che sono 24.912, il Lazio è in testa con 6.245 […]

 IN LOMBARDIA c’è un paese di fantasmi. Inutile cercarlo sulle cartine, intestardirsi a rintracciare un cartello stradale. È un borgo evanescente e silenzioso, eppure presente. Lo popolano le 3.303 persone scomparse dal 1974, mai ricomparse e allora censite fra le sparizioni.

IL TOTALE NAZIONALE dice che sono 24.912, il Lazio è in testa con 6.245 casi, la Lombardia seconda. Casi storici tanto sono remoti e casi recenti andati a ripopolare quel borgo di fantasmi. Persone che il male di vivere ha portato ad allontanarsi dal contesto civile e sociale. Sparire. Morire? Ma gli involucri corporali che ritenevano quel piccolo mondo di infelicità, disagi, sogni infranti, psicologie turbate non sono mai stati ritrovati. Nell’era che vede il trionfo quotidiano della tecno-indagine vincono gli spettri. Non solo fantasmi gentili che se ne sono andati con un commiato silenzioso e qualcuno, forse, non è stato neppure cercato come se avesse liberato gli altri di una incomoda presenza. Per 90 casi (22 i minori) si tratterebbe di vittime di reato, di morti violente. Cresce (284 casi) il numero dei figli che un coniuge ha strappato all’altro dopo lo sfascio dell’unione. E ancora ragazzi, soprattutto stranieri, che si allontanano dalle comunità. C’è chi rientra e chi invece si perde nei meandri di quel paese di fantasmi che non smetterà mai di esistere.

gabriele.moroni@ilgiorno.net